Noi, ad esempio, ne avevamo parlato qui.
La cosa più interessante della vicenda è che non vi fu un comunicato stampa di presentazione dei risultati da parte del governo o dell'ente di ricerca, ma fu direttamente Greenpeace a dare, come fonte primaria, la notizia (e potete immaginarvi i toni). Cosa non proprio ortodossa che aveva, non solo in noi, sollevato perplessità.
L'Austria aveva comunque inserito lo studio nel dossier con cui giustificava l'adozione della Clausola di Salvaguardia e il blocco degli OGM sul suo territorio. Blocco, peraltro, le cui basi scientifiche sono poi state rigettate dall'EFSA.
Bene, è di pochi giorni fa la notizia che l'Austria ha ritirato lo studio per "insufficienza di prove".
Già ad ottobre 2009 le cose non promettevano bene, infatti la Commissione riportava:
La delegazione austriaca ha indicato che i ricercatori non hanno ancora inviato un report soddisfacente sullo studio, in particolare riguardo l'analisi statistica dei dati, e che i Ministeri austriaci non fanno più affidamento di ricevere tale report.
Vi ricorda qualcosa? A noi sì. Pare proprio che la statistica sia il tallone d'Achille dei ricercatori anti-OGM.
In ogni caso, la decisione austriaca di ritirare lo studio è ora ufficiale. Certo, resta da chiedersi come prenderà la cosa Greenpeace. Dopotutto si era spesa così tanto per diffondere la notizia...
...pare comunque che, più che i topi, qui siano certi attivisti ad essere impotenti... almeno davanti al metodo scientifico.
Resta ora solo da capire il perchè, nonostante l'esorbitante numero di bufale e cantonate che questi stanno rimediando da ormai quasi 2 decenni (credo ci si potrebbe scrivere un libro), vi sia ancora gente disposta a credergli e a offrire loro risonanza mediatica a buon mercato.
1 commento:
Bravi e complimenti sempre!
Leonardo Facco
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