giovedì 20 dicembre 2007

I fantastici 4 (-1)

Carissimi, in queste giornate concitate si sta decidendo dei soldini per gli "ant-i".
In tutta onestà, dobbiamo dire che ora come ora non si può più far nulla (oggi il senato voterà la fiducia sul testo che contiene anche questa (ab)buff(on)ata).

Chissà però che con la Befana non arrivi magari qualche "regalino" e non ci si tolga anche qualche sassolino... chissà.

Intanto come "nostro" pensierino vi lasciamo al backstage del giro COOP degli amici sBANDAti... buon divertimento!

venerdì 14 dicembre 2007

Un nuovo pericolo incombe sulla ricerca...

mercoledì 12 dicembre 2007

De Castro, dove sei?

Noi abbiamo sempre creduto che il Ministro Paolo De Castro, ex Nomisma, giocasse a fare il "cattivo", ma in fondo in fondo, fosse un "buono". Uno che le cose le sapeva e le capiva. Ora, dopo aver visto questo emendamento alla Finanziaria approvato in Commissione Bilancio venerdì scorso, ci chiediamo: "buono per cosa?"...

Ci uniamo a SAgRi nello sperare solo che non siano altri soldi per Capanna... di danni ne ha già fatti abbastanza a questo paese.

Tagliamo le emissioni di Capanna, riduciamo l'inquinamento ambientale chiudendogli i rubinetti!
(e se COOP vuole finanziarzelo che se lo finanzi!)

_____________


Art. 56-bis.
(Istituzione fondo per Piattaforma Italiana per lo sviluppo dell'idrogeno e delle celle a combustibile).

2. A decorrere dal 2008, al fine di promuovere a livello internazionale il modello italiano di partecipazione informata del pubblico ai processi decisionali sull'emissione deliberata di Organismi Geneticamente Modificati-OGM e allo scopo di intraprendere azioni strutturali che favoriscano le filiere produttive nella dotazione di materia prima agricola esente da contaminazioni da OGM, in coerenza con le richieste dei consumatori, è istituito un apposito Fondo, denominato «Fondo per la promozione di azioni positive in favore di filiere produttive agricole esenti da contaminazioni da Organismi Geneticamente Modificati-OGM», presso il Ministero delle politiche agricole e forestali, autorità nazionale competente in materia. È data facoltà di amministrare tale Fondo anche in convenzione con fondazioni e associazioni indipendenti che operano in campo scientifico per lo sviluppo di modelli sperimentali e partecipati di governance e government dell'innovazione biotecnologica. Per la gestione del Fondo è prevista una dotazione finanziaria di 2 milioni di euro per l'anno 2008.

3. A decorrere dal 2008, allo scopo di favorire il dialogo fra scienza e società e di promuovere lo sviluppo della ricerca e della formazione avanzata, nell'ambito del principio di precauzione applicato al campo delle biotecnologie, è istituito un apposito Fondo, denominato «Fondo per la promozione della ricerca e della formazione avanzata nel campo delle biotecnologie», presso il Ministero dell'università e della ricerca. È data facoltà di amministrare tale Fondo anche in convenzione con fondazioni e istituti indipendenti. Per la gestione del Fondo è prevista una dotazione finanziaria di 3 milioni di euro per l'anno 2008.

lunedì 10 dicembre 2007

Il Capannello (n.5) - Il ritorno dello Yeti

Coscienti di come la re-visione dell'intera puntata di Porta a Porta dedicata al tema degli OGM sia ben al di là dell'umana tolleranza, vi proponiamo qui una piccola selezione gentilmente fornitaci dagli amici di Bari... comunque sempre a disposizione per commenti e osservazioni! Buona visione!!

domenica 9 dicembre 2007

Una scomoda verità... (un'altra)

Sinceramente siamo un po' dubbiosi, non sappiamo proprio cosa stia succedendo all'interno dei "Liberi da OGM"... se non che COOP ha cominciato ad uscire allo scoperto per "valorizzare" il suo investimento in questa campagna*.

Per oggi pare sia prevista la "FINE" (dopo lunga malattia) di questa campagna pseudo-referendaria, e chissà che questa non sia la volta buona, visto la precedente proroga. Ad ora però non sappiamo se ci sarà un evento di chiusura ufficiale... nè se annunceranno di aver raccolto 4, 5, 6, 100 milioni di firme contro gli OGM.
Di sicuro sono in difficoltà e questo per almeno 3 ragioni:

1) La campagna è stata un fallimento. Qui vi mostriamo altri 2 video (tra i tanti) che a noi hanno quasi fatto tenerezza.

Il primo da Milano dove noi, lanciatissimi, ci siamo messi a firmare 2 schede con lo stesso nome (il mitico Nazareno!) e siamo andati a imbucare... per poi scoprire dai ragazzi di Greenpeace che l'urna non c'era!... in ogni caso abbiamo "offerto" ugualmente le nostre firme "FALSE e UGUALI" e sono state accettate.





Il secondo (un piccolo estratto dei chilometri di pellicola inviatici) viene da Roma, dove degli amici hanno ripreso 2 povere attiviste che (invano) cercavano di fermare e far firmare qualcuno... ma si sà che i banchetti non hanno raccolto molte firme... era la gente che girava con le schede in tasca per farle firmare a parenti e amici... e chissà chi altri, appunto chissà.




Vediamo già che una domanda vi si insinua nella mente... sì, ma questi video sono di prima della proroga. Vero, ma è altrettanto vero che noi ci abbiamo provato a beccarli dopo, con scarso se non assente successo. I nostri amici di Bari ad esempio, non trovando banchetti hanno girato per ben 3 COOP. Eccovi il loro resoconto della missione:

"Ci hanno VIETATO di riprendere, fare foto eccetera.. e poi non sa niente nessuno, anzi c'era qualcuno convinto che non ci fosse più neppure l'urna (e ce l'aveva di fronte ihihih)... Tutti che dicevano che non si occupavano della raccolta delle schede e parlavano di un responsabile provinciale. Insomma con tutta la buona volontà non siamo riusciti a cavare nulla... Purtroppo non ci sono banchetti, per la città..."


2) Gli argomenti usati si sono dimostrati fallaci e pertanto inficiano la credibilità stessa dell'iniziativa (anche nel caso fossero vere le firme raccolte). In particolare ci si chiede che valore possano avere delle firme raccolte su di un quesito fallace, usando lo spauracchio della fragola-pesce, con la favola di un'Italia che non avrebbe bisogno degli OGM, nascondendo alla gente i pareri delle società scientifiche nazionali sull'argomento e quanto costerebbe cara ai consumatori quella firma, diffamando gli scienziati, minacciando giornalisti e nascondendo i dati positivi sugli OGM raccolti con i soldi dei contribuenti, perchè "scomodi"! Insomma tutto il mondo se la ride di questa Italietta! Addirittura Nature Biotechnology ci ha dedicato un editoriale dal titolo emblematico di "un'altra scomoda verità"... che vi invitiamo a leggere se masticate un po' di inglese.


3) Il risultato politico atteso, tarda ad arrivare... si è fatto un gran can-can in Europa, ma di risultati concreti ancora pochi, anche alla luce del contenzioso in WTO.

In ogni caso noi ci chiediamo
chi ci guadagnerà da una potenziale nuova moratoria europea. L'Europa? No, con tutte le sanzioni che (NOI!) si dovrà pagare (in aggiunta a quelle che arriveranno per aver firmato e non ottemperato al protocollo di Kyoto) il vecchio continente non se la passa proprio benissimo. I produttori? No, approvigionarsi con mangimi certificati OGM-free costerà di più con il rischio di metterli fuori mercato e farli chiudere (visti anche i vincoli ambientali sempre più restrittivi come la normativa nitrati). Gli agricoltori? No, a meno che non venga riconosciuto loro un premium price per le loro produzioni OGM-free (che ad oggi è solo l'1,6%, un po' pochino). Beh, allora i consumatori? No, perchè avranno un prodotto meno sano e con tutta probabilità dovranno pure pagarlo (molto) di più. Bell'affare, o no?** Ma allora, chi ci guadagnerà???


Note a margine

(*) A noi la situazione fa un po' sorridere perchè ci immaginiamo cosa succederebbe "mediaticamente" se al posto di COOP scendesse in campo Monsanto (usando magari gli stessi metodi), o se ci fosse stato uno studio che evidenziava un contenuto di tossine superiore nel mais OGM invece del contrario. E' sì, c'è sempre qualcuno che è più buono degli altri, anche se come tutti gli altri persegue i suoi "legittimi" interessi...

(**)
OGM: FISCHER BOEL, MORATORIA AVREBBE CONSEGUENZE GRAVI


(ANSA) - BRUXELLES, 26 NOV - La sospensione di nuove autorizzazioni di organismi geneticamente modificati da parte dell'Ue "avrà conseguenze molto gravi" dal punto di vista economico per il settore agricolo. Questa l'opinione espressa dalla commissaria all'agricoltura Mariann Fischer Boel, nel corso di una conferenza stampa, prima della colazione con i ministri europei dell'agricoltura durante la quale è stato affrontato il delicato dossier ogm.
Fischer Boel, rispondendo alla domanda di un giornalista circa la sospensione delle procedure di autorizzazione, ha messo in evidenza il problema del prezzo del granturco "già oggi per vari motivi più alto del 55% nell'Ue rispetto agli Usa", ma anche le conseguenze che una moratoria avrebbe sulla produzione di carne con il risultato che "si dovrà importare" carne di animali allevati con mangimi ogm in altri paesi. (ANSA). 16:28 by PUC

mercoledì 5 dicembre 2007

Questione di pelle... degli altri

Per mostrare che non siamo insensibili alle gentilezze altrui, vogliamo innanzitutto ringraziare di cuore la coalizione “Liberi da OGM” che, prolungando ulteriormente la campagna (o agonia) ci spronano a tornare ancora su questi temi consentendoci di continuare a verificare quanto di falso o di vero (ehi! noi siamo aperti a tutte le possibilità) è presente nelle loro affermazioni.

Giusto per andare avanti con quanto già intrapreso oggi vorremmo affrontare il tema della fame nel mondo e, ovviamente, gli OGM. I nostri cari amici, (non unici) difensori dei prodotti italiani e della buona tavola, sostengono, almeno stando al loro “vademecum”, di aver a cuore anche i poveri che muoiono di fame e vogliono sfatare il mito che gli OGM possano aiutare a risolvere il problema (forse sarebbe opportuno chiamarla tragedia) della fame nel mondo:


Beh, l'inizio non pare essere dei migliori, infatti ci si domanda se l’affermazione:“la produzione alimentare ... è più che sufficiente” sia mai riuscita a sfamare qualcuno nel terzo mondo (e non)...

...purtroppo no, secondo i nostri dati, ma comunque parlare a "favore" dei poveri pare faccia chic.
Sembra faccia sentire buoni (siamo anche sotto Natale), mentre i cattivi sono gli altri, le multinazionali in particolare... quelle che per il profitto farebbero di tutto. Invece i Sedicenti Liberati sono puri e lindi, quasi immacolati e, ad esempio, COOP(1) non cerca assolutamente di incrementare le sue quote di mercato nella distribuzione in Italia e non vende i suoi prodotti per guadagnarci, assolutamente no!, così come gli agricoltori, in particolare quelli della Coldiretti, non coltivano per guadagnarci, ma solo per darlo in b
eneficenza.
Loro sono filantropi, non sono mica attaccati al vile denaro, lavorano infatti senza pretendere un ghello e sudano solo per il benessere del mondo... e questa campagna non è assolutamente stata pensata per "valorizzare" (anche in termini monetari) le produzioni italiane, no!

Chiariti gli schieramenti (chi tiene i bianchi e chi i neri)... veniamo al dunque.


La Fame


A noi non piace menar il can per l'aia e, da ricercatori, ci piace porci domande concrete, reali, ad esempio: cosa possiamo fare veramente per questo bambino?

Qualsiasi cosa di concreto possiamo fare per lui è cosa buona. Il sostegno a distanza attraverso
organizzazioni umanitarie, spedire cibo, medicine, tutto aiuta a rendere la sua vita meno "misera". Chiunque si adoperi per loro, ha tutto il nostro supporto (e privatamente, nel nostro piccolo, anche noi contribuiamo).

Quando la situazione è di emergenza (carestia), è chiaro, è umano avvertire il dovere morale di dare del cibo, specialmente se, come si dice, ne abbiamo in abbondanza. Costringerli a rifiutarlo, solo perchè potrebbe essere OGM (e quindi si potrebbe perdere il mercato europeo), è quantomeno disumano, o no?

Se fortunatamente la situazione non è così critica, la cosa migliore è, in genere (giusto per non tenerli sempre asserviti ai nostri "aiuti"), insegnare loro a produrre il cibo di cui hanno bisogno. E' anche una questione di dignità, non si dovrebbe costringere la gente a vivere di elemosina.


Aumentare la produttività

Questo significa innanzitutto insegnare a usare al meglio le loro risorse. A coltivare in modo efficiente la loro terra (anche con minor impatto ambientale) e quindi, in ultima analisi, ad aumentare la produttività agricola.
La scoperta del mais ibrido (pannocchia al centro) che aumenta la produzione rispetto ai genitori (pannocchie sopra e sotto) è un semplice ma efficace esempio del ruolo della ricerca e della tecnologia.

Da lì passa la strada per migliorare le loro vite (così come da lì è passata ormai diversi secoli fa la nostra): questo infatti significa di più da mangiare e magari anche qualcosa da scambiare per ottenere altri alimenti e differenziare la dieta, medicine, attrezzi. Magari, con qualche soldino in più si riescono a mandare i figli a scuola invece di impiegarli nei campi, instaurando così una spirale positiva che li aiuti a uscire dalla povertà.

Circa 220 milioni di bambini tra i 5 e i 17 anni lavorano nei paesi in via di sviluppo.
Di questi, la maggioranza, il 69% è impiegato in agricoltura. Ovvero 150 milioni di bambini che lavorano nei campi... e non vanno a scuola (se non, nelle migliori delle ipotesi, saltuariamente).

Perchè sosteniamo che aumentare la produttività potrebbe aiutarli?
Beh, perchè, se si osservano le zone in cui questo aumento è avvenuto (anche grazie a quel processo che va sotto il nome di rivoluzione verde), bene o male il numero degli affamati (totale e in percentuale) è diminuito.
In buona parte dell’Africa, dove questa rivoluzione verde (per tante ragioni: climatiche, politiche, sociali, etc) non è arrivata, il numero di affamati invece è rim
asto uguale o cresce.

Quindi, se si riesce ad aumentare la produttività allora si riesce anche a ridurre la fame. E diciamocelo, non è poco.


Come si aumenta la produttività?

...con le campagne fuffa? con le manifestazioni davanti all’EFSA paventando rischi inesistenti? con le chiassate alla RAI? sbavando dietro alle veline?

Noi pensiamo di no, noi pensiamo che servano (pace(2)) educazione e tecnologia: ovvero insegnare ad utilizzare tutti gli strumenti disponibili per garantire produzioni sane (food safety) e in quantità sufficiente (food security).

Ed ecco che qui entra in gioco la genetica e, perchè no, anche gli OGM! E' sì, perchè se abbiamo delle tecnologie che aiutano a produrre di più usando meno chimica e allo stesso tempo riducendo il consumo di risorse (e.g. acqua) e la manodopera richiesta per il lavoro nei campi... beh, possiamo mandare i nostri figli a scuola!



Alcuni esempi?

Sviluppare piante resistenti ad alcune malattie aiuta ad aumentare la resa (e a garantire il raccolto!). Come nel caso della Papaya che è stato presentato egregiamente da Bressanini.
Costituire piante resistenti ai parassiti (come ad esempio il mais o il cotone Bt) aiuta a migliorare le rese, la qualità del prodotto e a ridurre l’uso dei pesticidi.
Fare piante resistenti agli erbicidi (anche con metodi classici) aiuta a controllare le erbacce che significa migliorare la produzione e ridurre significativamente il lavoro richiesto nei campi.

Ecco, sentiamo già le moltitudini che si lamentano per il fatto che le piante GM oggi in commercio sono un prodotto delle multinazionali. Questo non è sempre vero, ma anche lo fosse, non è forse vero lo stesso per le automobili, il petrolio, i computer, i farmaci, i dischi, i cibi, le TV,... l'ambientalismo?
Sì è verò, c'è poi la questione dei brevetti che però siamo sicuri abbiano un qualunque valore in molti stati africani? senza poi dimenticare che comunque non sono una novità in agricoltura... e poi i brevetti scadono, come ad esempio quello del Round-up.


Ri-distribuzione dei pani e dei pesci?

I Sedicenti però sostengono che tutto questo non serve a nulla, che per sfamare tutti, basterebbe redistribuire le produzioni già esistenti. Quindi, se in Africa, ad esempio, la Cassava viene devastata da un virus, vabbè gli daremo il nostro farro...

Prima però di domandarci quali implicazioni sottende questo ragionamento vorremmo chiedervi: secondo voi, cosa vuole dire questa figura?


(Sarà che, in buona parte, ciò che produciamo va a sfamare i nostri animali e che di eccedenze, forse, non è che ce ne sono così tante?)

Veniamo però agli esiti operativi della ridistribuzione. Per rendere possibile questa proposta dovrebbero verificarsi CONTEMPORANEAMENTE le seguenti condizioni:

1) chi produce mais e soia, continua a farlo ma invece di vendere tutto sui mercati una parte (cospicua) la regala a chi non ne ha (insomma, diventa un benefattore).
2) chi usa mais e soia per i mangimi promette, sul suo onore, di non farlo più (addio zootecnia e cotechino a Natale).
3) chi mangia carne, smette di farlo accontentadosi di cibi più poveri e, diciamocelo così sembrano anche più buoni, più genuini!
4) che tutto il surplus produttivo (che ora effettivamente esisterebbe) sia spedito e redistribuito agli affamati (a gratis)...

Ovviamente il risultato di questa combinazione è che ... gli sfamati (a gratis) difficilmente continueranno o si metteranno a coltivare la loro terra e quindi la loro condizione sarà quello di vivere per sempre di elemosina.

...e tutti vissero felici e contenti. Buonanotte!


A latere

(1) Riportiamo qui un comunicato COOP diffuso dall'ANSA (saranno usciti allo scoperto perchè Capanna non li convince più molto in quanto a presa - in giro - mediatica?). Li inviteremmo comunque ad una opportuna riflessione sulla qualità della loro informazione rimandandoli ad un nostro vecchio post, mentre vorremmo invitarvi a porre la vostra sul video in calce, potrebbe essere estremamente educativo:

OGM: COOP,GOVERNO FACCIA SUE ISTANZE 3 MLN VOTI ANTI-BIOTECH
(ANSA) - ROMA, 27 NOV - Coop, alla vigilia dell'incontro tra il presidente del Consiglio Prodi e i ministri De Castro e Pecoraro Scanio, "invita le istituzioni a far proprie le preoccupazioni espresse sugli organismi geneticamente modificati dai 3 milioni di italiani firmatari della consultazione nazionale, a cui Coop ha dato pieno sostegno, per un modello di sviluppo agroalimentare libero da Ogm. (...)".
Sugli Ogm, ricorda in una nota Coop: "la nostra prima presa di posizione risale al 1997 e si basa su principi ancora oggi condivisi: il principio di precauzione e il diritto per i consumatori di compiere una scelta informata. (...)Per ribadire - conclude Coop - la posizione riassumibile nello slogan:
conoscenza e prudenza".(ANSA). 17:36 by MON

... per inciso: conoscenza de che?






(2) Il tema della pace è un tema molto serio che non si può esaurire in 2 parole, ma vorremmo ricordare che le guerre in genere vengono fatte per desiderio di sopraffazione e di potere oltre che per per le risorse... e più queste sono un fattore limitante, Malthus insegna, più guerre ci saranno.

Già che ci siamo, altra domanda: cosa significa questo grafico?


martedì 4 dicembre 2007

Ipse Dixit (n.2)

Non sono gli errori che dobbiamo temere, ma le menzogne.

Non posso stare fuori dal gioco. Fuori dal gioco non esiste la felicità; e questa guerra in fondo è una guerra per la verità. Prima di tutto devono saltare i troni bugiardi - questa è la cosa dolorosa -, e lasciare il posto a ciò che è autentico e non manipolato. [...] Sono stato costretto a fare una scelta.


Essere uomini significa avvertire una responsabilità: vergognarsi alla vista di una necessità, anche quando è evidente che non se ne ha alcuna colpa; essere fieri del successo di un compagno; offrire la propria pietra nella coscienza di contribuire all'edificazione del mondo.


Tu devi agire, come se
da te e dal tuo agire soltanto
dipendesse la sorte delle cose
e tua sia la responsabilità.
Related Posts with Thumbnails