venerdì 3 settembre 2010

Quanto DNA mangiamo ogni giorno?

Oggi diamo i numeri.

Spesso si sente in giro dire che (solo) gli OGM hanno il DNA (WOW!). O viene fuori da qualche sondaggio che la gente pensa che i pomodori "naturali" non abbiano i geni.

Bene, con buona pace di tutti, ogni essere vivente (anche i virus, che ancora non sappiamo deciderci se sono viventi o meno) contiene DNA o comunque materiale genetico.

La domanda dunque è: se tutto ha il DNA, anche quello che mangiamo ce l'ha?
La risposta, banalotta, è , ma a quel punto ci si potrebbe chiedere: quanto ne mangiamo?

Ora cercheremo di rispondere a questa (per alcuni morbosa) curiosità.




Approcciamo il problema

1) la bistecc(hin)a

Potremmo partire da un menù semplificato e poi calcolarci il suo contenuto in DNA.
Ad esempio perchè stasera non ci mangiamo una bistecchina da 100g?

Essendo la vacca un animale non molto dissimile dall'uomo (niente battutacce, please) potremmo pensare che la similitudine, almeno a livello cellulare, non sia del tutto da buttare (entrambi i genomi peraltro sono di circa 3 miliardi di basi).

Dunque, una cellula umana pesa in media 1 ng (10-9 gr, 1 miliardesimo di grammo = 1 miliardo di cellule pesa 1 grammo) e possiede una quantità di DNA intorno ai 2 metri (sì 2 metri, avete letto bene, è che sono cellule molto ordinate e lo tengono tutto piegato in un cassetto con scritto sopra "nucleo").

Nel nostro corpo ci sono 10^14 (100,000 miliardi di) cellule.

In soldoni, in ogni grammo di carne, ci sono 1 miliardo di cellule equivalenti a 2 miliardi di metri di DNA. Per gli amici 2.000.000 kilometri di DNA per ogni grammo.

Tenete presente che la distanza media tra la terra e la luna è di 384.400 km, ovvero 1/5 della lunghezza del DNA contenuto in 1 grammo di carne.

Se nel nostro piatto abbiamo dunque 100 gr di carne bovina possiamo concludere che ingeriamo qualcosa come 200 milioni di km di DNA, milione più, milione meno. Niente male, no?

La ditanza media tra la terra e il sole è di circa 150 milioni di km. Ci possiamo andare con la nostra bistecchina. Con 200 facciamo andata e ritorno.
Con una fiorentina possiamo permetterci tutto il tour del sistema solare in prima classe
!


2) il soffrittino

Se ci aggiungiamo anche un soffrittino con le cipolle dobbiamo ricordarci che la cipolla ha un contenuto di DNA, per ciascuna cellula, circa 6 volte quello umano.

30 g di cipolla, stimando che le dimensioni di una cellula di cipolla siano 250 μm x 50 μm x 50 μm, e assumendo una densità pari a 1 (1 litro = 1 chilo - le cellule vegetali sono principalemente composte d'acqua che ha densità 1) ne ricaviamo che in ogni grammo di cipolla ci sono 1.600.000 cellule.
Il che significa che con 30g di cipolla ingeriamo altri 576.000 km di DNA (30g x 1.600.000 cellule/g x 6 x 2 m/cellula = 576 milioni di metri ovvero 576.000 km).


3) un tozzo di pane per carità

Ora però ci mangiamo anche un panino da 100g (azzimo così non ci preoccupiamo di aggiungere il DNA dei lieviti). Attenzione però! Il genoma del grano è circa 5 volte più grande di genoma umano! (leggetevi poi della bufala in cui è caduto anche ilsole24ore e gli altri quotidiani sul sequenziamento del genoma del grano)

Quante cellule ci sono dentro al mio panino?
Questo è più difficile, ma se ammettiamo che ci siano circa 150.000 cellule per seme e che 1.000 semi pesino tra i 30 e 50 g arriviamo alla stima, molto approsimativa, che 100 g di pane contengano, sempre senza contare i lieviti, circa 300.000.000 di cellule. Dunque 300.000.000 x 5 (volte il genoma umano) x 2m = 3 miliardi di metri, cioè con un panino (azzimo e senza farcitura) mi mangio 3 milioni di km di DNA.


Alla fine della frugale cena avremo dunque ingurgitato qualcosa come 203 milioni e rotti di chilometri di DNA. Insomma, buona digestione!


Nota a margine

Certo dietro ognuno di questi calcoli ci sono semplificazioni grossolane, come il numero di cellule presenti in uno specifico tessuto (ad esempio le cellule del muscolo sono magari più grosse), ma il succo del discorso non cambia e del resto cambia forse qualcosa se invece di 200 milioni, fossero 20 o 10 i milioni di chilometri che ci mangiamo ad ogni (frugale) pasto?

Da notarsi che, se vi mangiate carne, vi mangiare tra le 50 e le 400 volte più DNA... invitiamo dunque chi ha paura del codice genetico, che è per definizione degenerato, a trasformarsi quanto prima in un vegetariano!

4 commenti:

1berto ha detto...

Visto che parte di quelli che hanno paura di mangiare ogm sostiene che è pericoloso mangiare DNA, e visto il post, non vedo altra soluzione se non proporre a queste persone di non nutrirsi affatto..! :-D
A meno che non mi sappiano spiegare come mai hanno paura di mangiare solo quel DNA, e non gli altri. (una nuova forma di razzismo genetico?)

Per completezza, visto che si è parlato solo di km, riporto qualche dato in grammi: supponendo un peso medio di 324,5 Da per nucleotide noi mangiamo 1,66 picogrammi di DNA puro al metro, e quindi in un pasto frugale da 200 milioni di km ingoiamo circa 0,34 grammi di DNA puro.
Con 3 pasti arriviamo a più di 1g al giorno, ogni giorno.

Saluti a tutti ragazzi, e complimenti per il blog!

alberto guidorzi ha detto...

Come giustamente avete detto voi il genoma del grano è composto da circa quindicimila basi, di cui la metà non sappiamo cosa servono. Si dice che siano geni silenti, tanto è vero che alcuni genetisti dicono: pensa se riuscissimo a desilenziare qualche gene di questi, potremmo scoprire caratteri genetici insperati.
Io qui invece voglio fare l’ipotesi negativa, vale a dire: e se si risvegliasse qualche gene che produce tossine velenose? Fantascienza? No perchè si cerca ancora di produrre mutazioni mediante irraggiamento. Chi mi assicura che questa pratica così grossolana e che rivoluziona il menoma del grano non potrebbe desilenziare uno o più geni silenti che producono sostanze tossiche?
Probabilmente il divulgare un’ipotesi del genere, dopo il primo impatto sui massmedia, tutto si metterebbe a tacere ed i consumatori continuerebbero a mangiare pane.
Se però dico che nel frumento (attualmente non è stato realizzato nulla, ma ci arriveremo presto) è stato traferito mediante transgenesi un gene che migliora le caratteristiche nutritive del frumento (ad esempio maggior contenuto in lisina) i consumatori non lo accetterebbero per la propaganda anti-OGM che si è fatta e si sta facendo.
.
Qualcuno degli anti-OGM mi sa dire dove sta la differenza. Perché nel primo caso si e nel secondo no?

bacillus ha detto...

Non ho controllato i calcoli, ma dico che il post ci voleva. ;-)

Ha fatto bene 1berto a tradurre tutto in grammi. Voi che lo sapete fare, adesso, quanto DNA transgenico mi mangerei se mi facessi una spaghettata pomodoro e basilico con quel San Marzano resistente ai virus?
(ok, dài, domanda retorica, lo so, non la finiamo più...)

P.S.: c'è una "ditanza" nel post che è senz'altro una distanza. ;-)

Artù ha detto...

@ 1berto
Grazie per aver tradotto i metri in grammi!

@ Guidorzi
prima una correzione per una svista: non si tratta di 15.000 basi, ma di 15.000 milioni di basi, cioè 15 miliardi di basi (il genoma umano è 3 Gbasi).
Secondo: non possiamo che essere d'accordo. Lo scenario prospettato (la riattivazione di geni per tossine) è una possibilità talmente reale che sì è già verificata: non per il frumento, che io sappia, ma per le patate, il sedano e le zucchine. E qualche volta si verifica spontaneamente.
Ma su questo torneremo con un altro post.

@bacillus.
il DNA derivante dalla transgenesi nel pomodoro sarà una frazione piccola, molto piccola. Diciamo qualche migliaio di basi rispetto ad un genoma di 1000 Mb.
Questo significa tra 1/100.000 e 1/1.000.000, se consideriamo solo il pomodoro. Se teniamo in conto anche la pasta, tutta fatta da DNA naturale e a pezzi...

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