Vorremmo in particolare cercare risposte alle seguenti 2 domande:
1) quanto DNA mangiamo in grammi?
2) se mangiassimo un piatto prodotto a partire da prodotti GM, quanto DNA transgenico mangeremmo?
Veniamo alla prima domanda.
1) Quanto DNA mangiamo in grammi?
Al termine del precedente post avevamo calcolato che nella nostra cenetta frugale (30g di cipolla soffritta, 100g di carne alla piastra, 100g di pane) ci troveremo ad aver ingurgitato qualcosa come 203 milioni e rotti di chilometri di DNA. Come è possibile tradurre questa "lunghezza" in peso?
Potremmo ad esempio partire dal peso di 1 genoma umano. Quello che sappiamo è che una coppia di basi (A-T oppure G-C) pesa circa 660 Dalton. Il Dalton però è un'unità di peso anomala in quanto è molto comoda per fare calcoli in chimica, ma non appartiene al sistema internazionale. Possiamo comunque trasformarlo in grammi. Infatti 1 Dalton è pari a circa 1,66x10-24 g.
Questo ci permette di calcolare il peso di 1 genoma bovino (simile a quello umano e pari a 3 miliardi di basi).
1,66x10-24 (peso di 1 Dalton) x 6,6x102 (peso coppia di basi) x 3x109 (numero di basi) = 3,3x10-12 g.
Ovvero per ciascuna cellula presente nella nostra bistecchina mangiamo 0,0000000000033 gr di DNA.
Visto che in 100 grammi di carne sono presenti circa 100 miliardi di cellule (1x1011) ciò significa che ingeriamo 0,33 grammi di DNA.
A questi si aggiungono altri 0,001 grammi di DNA cipollifero e 0,005 grammi di DNA granitico, per un totale di 0,336 grammi.
Per cui si può con confidenza affermare che il nostro consumo quotidiano di DNA si aggira attorno al grammo.
2) Quanto di questo DNA è transgenico?
Zero. Ok, forse la risposta è banale, ma oggi non esistono alimenti GM per il consumo umano diretto. Se ne possono trovare tracce, ma il numero di zeri sarebbe incompatibile con una qualsiasi calcolatrice.
Potremmo però stimare quanto DNA transgenico ha assunto Giorgio Fidenato sgranocchiando il suo mais Bt (il Mon810 rigorosamente OGM).
Innanzitutto dobbiamo sapere quanto grande è, in termini "molecolari", il nostro transgene.
Per calcolarlo dobbiamo calcolare quanto sono "grandi" i vari suoi elementi (in immagine e tabella qui accanto potete vedere il promotore P-e35S, l'introne hsp70, il gene vero e proprio - cry1AB ed il terminatore T-nos). In questo caso siamo anche avvantaggiati perchè il Mon810 non presenta il gene marcatore, in tabella npt-II, per la resistenza agli antibiotici!
Sommando il tutto abbiamo "ben" 5.160 basi. Ci saranno poi anche delle regioni fiancheggianti che non vengono qui indicate e, siccome ci piace stare larghi, diciamo che, tutto compreso, siano 10.000 le basi "transgeniche" presenti nel genoma del Mon810 (in realtà molte meno).
Il DNA del mais, pur essendo abbastanza variabile, si può stimare essere sui 2,5 miliardi di basi.
Questo significa che il DNA transgenico rappresenta lo 0,000004% o anche meno del DNA del mais.
Se dunque Fidenato avesse mangiato (ingordone!) ben 1 grammo di DNA di mais OGM al giorno per una settimana (7 grammi in totale), avrebbe assunto con la dieta ben 0,000028 grammi di DNA transgenico.
Crediamo che, in ogni caso, non gli farà male.
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