Ora l'Europa (il JRC più precisamente) ci dona un agile volumetto di sole 225 pagine dall'eloquente titolo: "The EU Legislation on GMOs - An overview" per spiegarci invece che c'è e come funziona. Tanto per farci prendere un po' di paura.
Qui ci limitiamo a proporvi l'elenco dei dispositivi normativi principali previsti dalla Comunità Europea. Così potrete farvi una cultura...
Questo però solo per quanto riguarda i "classici". Se poi voleste approfondire potreste consultare anche altri saggi sul tema...
Tutti i testi li troverete in allegato allo smilzo documento. Buona lettura!
3 commenti:
Scusate se uso questo spazio a fini "privati" ma ho una curiosità che non riesco assolutamente a soddisfare: Sono un amante del propoli, lo prendo io, lo faccio prendere ai miei figli con la scusa che, se proprio non dovesse far bene, perlomeno non farà neanche male. Cercando su internet ne vedo scritto solo su siti naturalistici, green bio ecc ecc che decantano le proprietà del nostro senza dimostrarmi niente. Sapreste darmi maggiori info, e se proprio non avete tempo potete linkarmi in qualche "luogo virtuale" che sia esauriente?
Grazie
Caro Spaziamente,
soddisfiamo questa curiosità un poco riluttanti perchè non vorremmo diventare una sorta di rubrica su tutto, ma lo facciamo per far vedere il tipo di approccio.
Se cerchi con Propolis (è meglio usare il corrispondente inglese perchè così si ha accesso a una letteratura ben più vasta) usando la banca dati www.Medline.com in effetti trovi molta letteratura.
Da una lettura veloce, in sintesi direi che:
1) il propoli varia moltissimo come composizione in base alla provenienza e alla stagione
2) può avere effetti positivi in quanto contiene componenti (principalmente flavonoidi) con attività antitumorale, antiossidante, antimicrobica, anti-infiammatoria e immunomodulatoria, ma ATTENTI alla dose e alla composizione complessa e variabile (vedi punto 1).
Per una review: Viuda (2008) Functional properties of honey, propolis, and royal jelly. J Food Sci.73:R117-24.
3) sono anche riportati effetti negativi, come ad esempio allergie di tipo cutaneo:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16536336
Ne deduco che sembra esserci una buona base sperimentale e una storia di "relatively safe use" abbastanza antica per continuare ad usarlo, sempre avendo presente la variabilità e la quantità assunta.
Questo però NON deve essere tradotto in un'attitudine generale che sia compiacente verso i prodotti naturali, visto che ci sono stati numerosi casi dove la credenza nella bontà del naturale e l'abbandono di pratiche consolidate ha causato non pochi dolori. Giusto a titolo di esempio provate a cercare su Medline con le seguenti parole:
herbal remedy kidney failure
Buona lettura...
Capisco la riluttanza e vi ringrazio di avermi risposto.
Posta un commento