Il personaggio è famoso però anche all'interno della comunità scientifica, sempre in qualità di esperto, ma questa volta però di figure di m... .
Il suo primo tentativo risale a qualche anno fa quando tentò di dimostrare la tossicità del Mais Bt MON863, resistente a diabrotica, peccato che sbagliò l'analisi statistica.
Riprovò dunque aggiungendo al MON863 anche il mais Bt MON810, resistente a piralide, e il mais RR NK603, tollerante al glifosato. Purtroppo commise lo stesso errore nell'analisi statistica.
Della cosa se ne occupò anche il GMO Panel dell'EFSA che, nel suo report di valutazione, ha voluto sottolineare la sua "incompetenza" scrivendo:
Il GMO Panel conclude che le affermazioni degli autori, di nuovi effetti collaterali indicanti tossicità per i reni ed il fegato, non sono supportate dai dati presentati. Non vi è nessuna nuova informazione che porti a rivedere le opinioni sulla sicurezza dei tre eventi OGM.
Il GMO Panel nota che diverse critiche alla statistica del precedente studio degli autori, sono ugualmente applicabili anche a questo nuovo articolo.Un ricercatore normale, in un mondo normale, a questo punto prenderebbe una pala e comincerebbe a scavare.
Ma Seralini non è un ricercatore normale e non siamo in un mondo normale. Così l'attivista Seralini torna oggi alla carica con una nuova pubblicazione su una neonata rivista open access.
Genetically modified crops safety assessments: present limits and possible improvements
Gilles-Eric Seralini, Robin Mesnage, Emilie Clair, Steeve Gress, Joel Spiroux de Vendomois and Dominique Cellier
Environmental Sciences Europe 2011, 23:10
Published: 1 March 2011
E cosa fa?
Questa volta cambia strategia, fa una review dove prende 19 studi e poi... ci applica la sua analisi statistica(2).
Il tipico errore "Seralini" |
Note a margine
(1) Non importa quanto rumorosi, sempre di gruppuscoli si tratta. Gruppuscoli che ancora oggi continuano a citare i lavori di Seralini come se avessero un qualche validità scientifica.
(2) Oddio, questa volta potrebbe averci anche beccato. Diciamo però che il semplice fatto che quanto sostiene viene in gran parte da quanto da lui pubblicato nei 2 articoli precedenti che mette, come se nulla fosse, in bibliografia, non è certo un buon segno. Come un buon segno non è il fatto che in quella bibliografia NON abbia trovato invece posto il report EFSA che li ha segati.
Nessun commento:
Posta un commento