Il primo è una lettera che la Commissione Europea ha recapitato al nostro Ambasciatore presso l'UE dove, in soldoni, si sollecita l'emanazione delle norme di coesistenza e si sottolinea che, allo stato attuale, non si possa vietare agli agricoltori di coltivare OGM se non per motivi ambientali e/o sanitari (che non ci sono, aggiungiamo noi).
Il secondo è un'altra lettera, questa volta della DG Imprese e Industria dell'UE, che risponde ad una richiesta di chiarimento da parte di Duilio Campagnolo, presidente di Futuragra. Nella lettera si sottolinea che, se una norma nazionale (nella fattispecie il DLgs 212 - la legge razziale sugli OGM) non è stata notificata a Bruxelles, come previsto dal trattato dell'Unione, non ha alcun valore legale. Ovvero, si possono legalmente coltivare anche in Italia gli OGM autorizzati a livello europeo, visto che la legge che in Italia li vieta non è stata notificata. Si accettano prenotazioni! Calma! Uno alla volta!
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