mercoledì 28 maggio 2008

Esperto sì, esperto no... la terra dei cachi...

Riprendiamo ad occuparci della lista di esperti stilata dall’ex ministro De Castro per dare credibilità all’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Alimentare (che comunque è ancora nel limbo anche per quanto riguarda le reali motivazioni che hanno portato a costituirla).

Scuriosando, come nostra abitudine, su Internet abbiamo trovato cose interessanti, dopo l'ormai celeberrimo Rotilio, anche riguardo tal Gianni Tamino.

Dato dunque che ci chiedevamo “...quanti di questi personaggi vantino competenze o esperienza in quanto a cibi, nutrizione o [...] OGM”, adesso possiamo arricchire la nostra sapienza anche rispetto ad un’altro membro della Commissione. Teniamo comunque a far presente che non ha nulla, almeno per nostra conoscenza, a che fare con Mozart e il flauto magico.


L'uomo

Gianni Tamino è assistente ordinario dell’Università di Padova, ex-deputato ed ex-europarlamentare per il partito dei Verdi.
E’ quanto salta fuori dal suo curriculum visibile sul sito della Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana, SSNV.
Il curriculum, presumibilmente stilato da Tamino stesso essendo egli membro della SSNV (che sembra più il codice di una nave che di una "società scientifica"), recita: “Ha svolto ricerche sugli aspetti fisici e molecolari del flusso d'informazione genetica, sugli effetti mutageni e cancerogeni degli inquinanti am
bientali e, più recentemente, sui rischi biologici dei processi e dei prodotti frutto delle moderne biotecnologie e dei campi elettromagnetici (CEM).” - oltre ad aver affrontato i processi legati alla termovalorizzazione dei rifiuti e i principali problemi condominiali.

Insomma, stupisce l’ecletticità del Nostro. Non è da poco essere esperti di tutte 'ste cose, e lo diciamo sinceramente, perchè oggi l’eccessiva specializzazione della ricerca, anche se necessaria, impedisce la formazione di scienziati “ad ampio spettro” capaci di una visione complessiva.

Dunque, impressionati da tutte queste ricerche svolte dal T., ci saremmo aspettati una profusione di articoli scientifici, interventi "pesati" e "pesanti" sulle principali riviste di settore, ecc, ecc...

...e quindi noi, a testa bassa, come prassi vuole(*) si è fatta una ricerca sul database Public Medline, che raccoglie gli articoli pubblicati dalle principali riviste scientifiche, che interrogato con “Tamino G.” ne ha trovati 4, Google scholar non ha fatto meglio (dopo i primi 4 va a farfalle).

Stando dunque agli archivi parrebbe che il nostro ricercatore dal 1983 avrà pure svolto molte ricerche, ma o non ha voluto renderle pubbliche o i loro risultati
non sono stati considerati degni (dai peer reviewer) di essere pubblicati su di una rivista scientifica.

Ma forse ci siamo sbagliati, forse pubblica da qualche altra parte...

Caparbi come siamo, riproviamo questa volta con “Publish or Perish”, un software diabolico che indica non solo le pubblicazioni, ma anche quanto queste vengono citate, nella speranza che salti fuori qualcosa di nuovo.

Niente da fare, anzi, le cose si fanno ancor più deprimenti... è vero, emergono gli atti ad un congresso del 1980, un paio di libri, uno anche con la Pratesi, e un paio di pubblicazioni sul Bollettino Zootecnico (sullo spiaggiamento di una balenottera, ma dato l'anno, il 1953, supponiamo non si tratti del nostro che allora ne aveva solo 6)... un totale di 10 pubblicazioni, l'ultima scientifica nel 1983, una media di citazioni ogni anno inferiore a 3. Le sue pubblicazioni successive al 1983 sono state citate da altri ricercatori del settore 5 volte (in 25 anni fanno 1 ogni 5 anni).

Tanto per capirci, Veronesi, sì l'Umberto (che non fa parte dell'Agenzia), in circa 50 anni di attività ha collezionato 900 pubblicazioni e una media di citazioni per anno di 162, un suo articolo del 2002 viene ancora citato più di 100 volte l'anno e nei primi 6 mesi del 2008 ne ha già pubblicati 10 (tanti quanti Tamino in 30 anni).

A dirla tutta, anche coloro di noi che già pubblicano stanno meglio piazzandosi ben al di sopra delle 3 citazioni per anno (e con la speranza pure che le nostre siano tuttora in crescita).

In sintesi, il nostro assistente non dimostra granchè in quanto a
competenze nel settore dell’alimentazione, anzi, sarebbe più corretto dire che non gli viene riconosciuta dal settore, visto che a quanto pare lui se ne riconosce un bel po'. Cosa dite? Sarà che a farlo sentire un esperto è bastato l'aver scritto un libro sugli OGM?

Sarà, ma consentiteci una domanda spassionata: voi dareste la salute dei vostri figli (o anche solo la vostra auto da riparare) in mano ad uno che negli ultimi 30 anni pare aver fatto più politica che ricerca?

A noi personalmente piacerebbe che l'Agenzia si occupasse di sicurezza alimentare (quella vera). Lasciasse fare la politica a quei 1.000 nostri dipendenti che stanno a Roma e cominciasse il suo lavoro in bellezza assicurando i cittadini che lì ci sono degli esperti (veri!) e non dei pifferai (più o meno magici)...

Se poi sia possibile divenire esperti per meriti o militanza politica, lasciamo ai lettori l’ardua sentenza...


La lista delle pubblicazioni (quelle scientifiche) di Tamino:

Bianchi et al (1983) Mutat Res. Vol 117 pp279-300.

Levis et al., (1978) Cytotoxic effects of hexavalent and trivalent chromium on mammalian cells in vitro. Br J Cancer. Vol. 37, pp386-96

Tamino et al., (1981) Effects of the trivalent and hexavalent chromium on the physicochemical properties of mammalian cell nucleic acids and synthetic polynucleotides. Chem Biol Interact. Vol. 37 pp309-19.

Bianchi et al., (1980) Mechanisms of chromium toxicity in mammalian cell cultures. Toxicology. Vol. 17 pp219-24.


(*) il numero di pubblicazioni, il prestigio delle riviste su cui pubblica e il numero di volte in cui i suoi articoli vengono citati da parte di altri scienziati sono indici della bontà di un ricercatore.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

In effetti anche wikipedia non fa riferimento a lui come a un ricercatore, ma un politico. Cita anche una trasmissione radiofonica, ma nessun riferimento alla ricerca.

sì, avete ragione, proprio la terra dei cachi. E cosa ne dite delle aperture di Frattini?

Anonimo ha detto...

Troppo divertente. L’inserto Salute di Repubblica di oggi riporta la lettera da parte di Sagri, a firma di Roberto Defez, indirizzata all’attuale ministro dell’Ambiente. La furia ambientalista di quel giornale ha evidentemente annebbiato la vista all’imprudente redattore. A parte il fatto che quel testo, se fosse stato capito, non sarebbe mai stato pubblicato. Ma in più ne è scaturito il titolo: “Ministro Prestigiacomo non appoggi gli OGM”. Siamo al delirio.

Anonimo ha detto...

Sul fatto che siamo al delirio questo è poco ma sicuro. Che Repubblica straparli, altrettanto (anche se non da oggi). Tra l'altro si diverte a dar voce al signor Petrini (uno dei 100 che salverà il mondo! sic!) al quale ha brillantemente risposto Anna Meldolesi sul Riformista. Data la godibilità del pezzo ve lo segnalo.

http://www.salmone.org/wp-content/uploads/2008/06/riformista-20080619.pdf

Ciao

Anonimo ha detto...

forse chi lecca il culo alla politica pubblica di piu' ?

Anonimo ha detto...

nelle tue "esaustive" ricerche sai dirmi dove sono finiti i due libri di tamino del 2001? Ad esempio "ladri di geni" ed "il bivio genetico" ?

Artù ha detto...

Caro anonimo, a riguardo della tua domanda:
"forse chi lecca il culo alla politica pubblica di piu'?"
la mia personale risposta è in genere no, per il semplice motivo che leccare costa tempo (fatica magari non molta), per cui quanto più perdi tempo in tali attività tanto meno ne hai per fare ricerca.
Comunque se vuoi qualche esempio di gente valida che non ha mai leccato, possiamo fornirlo.

Sulla tua seconda questione e cioè su dove siano finiti i due libri di Tamino del 2001 ("ladri di geni" ed "il bivio genetico"), non capisco bene il senso della domanda. Se ti lamenti del fatto che non li abbiamo contati come pubblicazioni, be allora direi che non possono essere considerti tali perchè non seguono i canoni delle pubblicazioni scientifiche (vaglio di revisori anonimi) o dei libri di testo di riferimento.
Magari sono interessanti, magari sono ottimi libri divulgativi - non posso dirlo in quanto non li ho letti- ma di sicuro non possono essere indice di un ricercatore attivo.
A presto, Artù

Anonimo ha detto...

Caro anonimo,devo dire che leggendo il tuo commento all'inizio mi pareva di non aver capito bene... così l'ho riletto e mi sono accorto che invece avevo capito benissimo.
La domanda successiva che mi sono posto è stata: ma dove vive questo "anonimo"?

Ora, caro figliolo, mi limito a chiederti...

...in questi anni chi ha preso i soldi dalla politica (6,2 M€) per fare ricerche sugli OGM (peraltro mai pubblicate su riviste scientifiche)?
Ti dò un aiutino:
http://biotecnologiebastabugie.blogspot.com/2007/11/questi-dati-non-dovevamo-vederli-quali.html

Persone a quanto pare decisamente qualificate, come si evince anche dall'interrogazione parlamentare presentata dall'on. Tortoli qualche mese fa.
http://biotecnologiebastabugie.blogspot.com/2008/01/ahinoi-prodi-caduto.html

Ma soprattutto persone stimate all'interno della comunità scientifica, come si evince anche da questo bel botta e risposta su Nature Biotechnology:
http://www.salmone.org/wp-content/uploads/2008/04/naturbiotechcorrispondence.pdf

Eppure, guarda un po', questa gente, che piglia un sacco di soldi NOSTRI, non pubblica uno straccio di dato e ci fa fare queste magre figure (scientifiche e non), ops, è ancorà lì al suo posto. Sarà perchè come tu dici "lecca il culo alla politica"? Non lo so, ma il dubbio viene.

PS. Riguardo ai libri del Tamino, a parte al fatto che sono incluse nelle 10 pubblicazioni citate da Artù, non so cosa dire: saranno anche dei best seller, ma non ho mai visto pretendere da Ken Follet che i suoi "pilastri della terra" venissero considerati un saggio storico. La fiction è fiction, anche se incelofanata da qualche mezza verità o riferimento reale.

Buon risveglio nel mondo reale e a presto.

Anonimo ha detto...

Dimenticavo.

Magari la prossima volta porta qualche argomento quasi serio, tanto per non dover ogni volta sparare sulla croce rossa.

Ciao

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