venerdì 28 marzo 2008

Quando l'esperto è certificato...

Incominciamo qui la disamina dei nostri esperti chiamati a far parte dell'Agenzia Nazionale per la Sicurezza Alimentare.

Ci piacerebbe iniziare da qualcuno che sia "certificato", insomma, cominceremmo volentieri con un pezzo da 90.

Tra le varie opzioni disponibili ci pare interessante partire dal Prof. Giuseppe Rotilio la cui competenza nel campo delle piante transgeniche è certificata nientemeno che dalla gazzetta ufficiale. E' infatti uno degli scienziati ascoltati durante l’audizione parlamentare “Indagine conoscitiva sulla Sicurezza Alimentare” tenuta martedì 13 giugno 2000 presso la Camera dei Deputati, XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI).

(Sarebbe poi interessante sapere chi erano e cosa hanno detto gli altri...)

Ecco alcuni estratti del suo intervento così come trascritti e pubblicati in gazzetta ufficiale (altro che Nature!):

"Nel sud est asiatico, dal Bangladesh alla Cina meridionale, il riso [...] viene arricchito transgeneticamente con nutrienti importanti come vitamine e ferro. Si tratta di un fenomeno non arrestabile; mi pare di aver letto che l’80 per cento degli alimenti prodotti in Cina subisce questo trattamento. Il pericolo può riguardare lo stabilirsi in quelle regioni di monocolture, monovarietà estremamente forti e resistenti."

- (SIC!) -

Ma scusate, non fa strano anche a voi sentire uno scienziato che afferma davanti ad una commissione parlamentare, quasi titubante: “mi pare di aver letto...”?

Ma come? uno non viene forse convocato perchè è un esperto? Insomma, quello che dirà potrebbe decidere del destino di una tecnologia in un paese da 60 milioni di abitanti e invece di prepararsi come si deve per svolgere al meglio il suo ruolo sociale di scienziato, dice: “mi pare di avere letto...”. Se non ci fosse da piangere, verrebbe da ridere.

Va poi detto che se anche si fosse limitato a leggere qualcosa sull'argomento deve senz'altro essersi trattato di un qualche trafiletto di quotidiano.

Infatti il Golden rice è (ancor oggi, purtroppo) ben lungi dall’essere arrivato allo stadio di coltivazione... risulta dunque assai difficile credere che l'80% degli alimenti siano da esso derivati.
E poi, come si fa a parlare di pericolo monocultura a causa del riso fortificato? Nel sud-est asiatico? Ma non è ridicolo? Eppure per capirlo, se non bastasse il buonsenso, sarebbe sufficiente guardarsi un grafico che indichi dove si produce il riso nel mondo! o no?


Questo, a quanto pare, però non era un caso isolato di rotiliante qualunquismo informativo. Poco prima infatti, nella stessa seduta della commissione, il nostro esperto sosteneva:

“Quanto alla biodiversità non vi è dubbio che queste piante, più forti, prenderanno sicuramente il sopravvento e nelle zone a coltura monopolizzeranno il territorio.”

Interessante assunzione, ma concedeteci una domanda, secondo voi questa ragazza cosa sta facendo?

Sarà, ma a noi pare stia eliminando le malerbe, sì perchè in genere è "più facile" che delle specie selvatiche invadano "naturalmente" habitat "antropici" pittosto che il contrario - insomma questo dovrebbe essere un noto dato di realtà.

Sì, dovrebbe a tutti essere noto che le piante coltivate (anche gli OGM) negli habitat naturali sono delle vere ciofeche! Come dimostra anche il grafico qui sotto, che rappresenta la percentuale di sopravvivenza delle piante coltivate dopo un anno di "incuria" (in blu le colture convenzionali, in rosso gli equivalenti OGM). Addirittura, dopo 3 anni, spariscono del tutto!


Certo è vero, la ricerca di Crawley et al. è stata pubblicata da Nature nel 2001 (vol. 409, pp682-683) cioè dopo l'uscita pubblica di Rotilio. Ma un minimo di conoscenza della materia "non vi è dubbio" che avrebbe preteso "sicuramente" un po' più di prudenza e di umiltà (forse era meglio chiedere consiglio ad un qualunque contadino, o no?).

Se questi sono i pezzi da 90, cosa ne dite: c'è da fidarsi?

Continua...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Possibile che non ci sia nessun difensore dell'emerito prof che ne prenda le difese?

Artù ha detto...

Carta canta e di fronte a tali affermazioni una difesa su basi sensate non è possibile...
Provaci tu se vuoi.
saluti,
Artù

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