Il che, per ora, come quando venne il turno di Zaia, presenta più incognite che certezze. Senza dubbio però, peggio dell'ingelatinato ex Ministro leghista, sarà difficile operare. Spieghiamoci meglio.
Zaia si è meritato questo giudizio non tanto per aver venduto l'immagine del made in Italy per una porzione di patatine fritte al Mc Donald o per essersi dichiarato contrario agli OGM. Questo rientra nel suo diritto/dovere di Ministro: compiere scelte di politica agro-alimentare per il bene del paese. I fatti e gli elettori lo giudicheranno.
Il suo essere tra i peggiori è legato a come ha compiuto tali scelte. Ovvero ignorando i dati e le esigenze del nostro sistema agro-alimentare e soprattutto calpescando (o cercando di calpestare) il diritto nell'intento di ottenere i suoi scopi.
Per lo meno Galan, nel suo fino ad ora non occuparsi di agricoltura, è riuscito a non rendere il Veneto una Regione OGM-free, speriamo che la cosa sia di buon auspicio.
P.S. Non abbiamo dubbi sul fatto che comunque già da oggi è iniziato l'assalto dei gialli (Coldiretti, NdL) al nuovo Ministro...
2 commenti:
Parere personale. Mentre il Zaia era notoriamente un cabarettista, Galan è stato un ottimo amministratore; lo dico senza avere alcuna simpatia per la sua parte politica. Da questo punto di vista le prospettive sono decisamente positive.
Tuttavia le lobby reazionarie restano forti e Galan resta un politico; non è ipotizzabile un cambiamento di rotta.
Auspicio personale. Spero che Galan comprenda nella loro vera essenza i problemi che stanno devastando la nostra agricoltura ed approfitti dell'anarchia che caratterizza questo governo (in cui sembra appunto che ogni ministero agisca secondo logiche particolari), per smuovere qualcosa.
Parole inutili, lo so, ma la speranza è l'ultima a morire...
concordo: basta vedere la vergognosa gestione della questione quote latte da parte dell'ex e gli ostacoli all'attuale
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