Chi lo dice?
Un eccelso studio del Governo Austriaco.
Cosa dice?
Che i topini mangiando OGM diventano "quasi" sterili!
Da chi è diffusa l'informazione?
Da Greenpeace International.
Dove sono stati pubblicati i dati?
Sgrat, sgrat...
Sgrat, sgrat...
Boh.
Beh, qualcuno li avrà visti?
Sgrat, sgrat...
(forse) Greenpeace?
Ma qualche rivista li ha pubblicati?
Perchè, a cosa serve?
Noi ad ora non sappiamo cosa ci sia scritto in questo studio. Magari è tutto vero, magari. Ma questa prassi, di innanzitutto spararla grossa, di calciare alto sulla traversa, di tirare il sasso e nascondere la mano, l'abbiamo già vista troppe volte e, guardacaso, si è sempre rivelata una tremenda buffonata. Ermakova, Pusztai e molti altri (in tutti questi anni) ce l'hanno insegnato.
Mumble, mumble
Stavamo ripensando alla cosa ed un paio di osservazioni aggiuntive, secondo noi, ci starebbero proprio bene.
1) L'Austria. L'Austria non è nuova ad espluà (exploit) in tema ogiemmico. Risale infatti al 2003 il primo tentantivo di supportare "scientificamente" le proprie posizioni OGM-free. Bisogna ammettere con scarsi risultati infatti l'EFSA concludeva la sua valutazione affermando: "there is no new scientific evidence, in terms of risk to human health and the environment, to justify the prohibition." Inutili anche i ricorsi al Tribunale di Primo Grado Europeo e alla Corte di Giustizia Europea.
Sembra dunque quasi una fissazione quella dell'OGM-free da parte dell'Austria. Che questo abbia spinto a finanziare una ricerca ah hoc i cui risultati, più che ad accrescere la conoscenza sul tema, avevano un valore puramente politico? Come spiegare altrimenti la "diffusione" mediatica di risultati non pubblicati e neppure mai visti da nessuno? Il fatto non sarebbe certo nuovo e a noi ricorda (tristemente) quanto già successo nel nostro paese non troppo tempo fa. Proprio in tema di sicurezza degli OGM.
2) Greenpeace. Un altro aspetto che getta un ombra sullo studio è che, praticamente, l'unica fonte della notizia e gli unici commenti in tempo reale ad essa provengono da Greenpeace International. Quasi fosse una notizia loro e non del Governo Austriaco. Sembra dunque che gli unici informati (preventivamente?) dello studio e dei suoi risultati siano loro. Dite che è una garanzia di qualità?
15 commenti:
Stiamo a vedere, ma la cosa puzza e quanto puzza! Io tra l'altro non ne ho sentito parlare in Italia, ma credo che sia solo questione di tempo.
Questa volta sì che ve la state facendo sotto. Questa volta vi hanno proprio beccato. Si capisce subito da come mettete le mani avanti.
Tremate, tremate.
Dr. A. Velimirov, Dr. C. Binter, Univ. Prof. Dr. J. Zentek, Biological effects of transgenic maize NK603xMON810 fed in long term reproduction studies in mice.
Questo è link alle 109 pagine della pubblicazione ufficiale del governo austriaco.
Forse, prima di fare illazioni, supposizioni e dietrologie basterebbe avere la pazienza di fare un minimo di ricerca on-line e documentarsi...
@ Simone: ?
@ anonimo: grazie!
Lasciatemi aggiungere ancora un paio di note al dibattito.
1) non ho mai amato la "scienza formato comunicato stampa". Ovvero prima ti arriva il comunicato stampa - esplode la notizia - lanci l'allarme in prima pagina - poi qualche giorno dopo viene rilasciato il documento "orginale" (più o meno criptico/completo, più o meno credibile, più o meno vero) - infine si scopre che è una bufala (6 mesi o 6 anni dopo poco importa) - il "c'eravamo sbagliati" và (sempre che vada) a pagina 46 della Settimana Enigmistica.
I casi Pusztai ed Ermakova ci hanno insegnato molto bene che è un buon sistema per fare notizia, molto meno per fare scienza e soprattutto corretta infromazione.
2) La cosa che mi puzza, ma ora leggeremo il documento, è che in genere vengono riportati effetti macro che nel mondo reale dovrebbero essere dirompenti (penso all'Ermakova), mentre invece - stranamente - nel mondo reale non si vede nulla! su questo sono perfettamente concorde con Parsifal.
http://biotecnologiebastabugie.blogspot.com/2007/10/per-un-ratto-pi-pericoloso-vivere-mosca.html
Chiudo con un'ultima nota: leggere 109 pagine ad alta intensità scientifica richiede competenze, tempo e lucidità non indifferenti.
Qualità rare nella popolazione (anche giornalistica).
Il processo di peer-review ha proprio lo scopo di mettere questo materiale, in anteprima, nelle mani di persone competenti, per valutare con cognizione la qualità e le implicazioni del lavoro con un occhio esterno, non emotivamente coinvolto.
Nella situazione attuale invece abbiamo un lavoro di 109 pagine che prima di ora ha visto (?), diffuso e commentato solo Greenpeace. Chiunque sia interessato a capirci qualcosa non può quindi accedere a nessun commento scientifico serio, ma solo a commenti "politici".
Ad oggi nessun scienziato ha ancora avuto il tempo di leggerlo! Non è un po' anomalo?
Se l'Austria voleva fare "informazione" a che pro questa procedura? Perchè non sottomettersi alla peer-review preventiva come tutti gli altri? Perchè lasciare la comunicazione a Greenpeace?
Son belle domande, che meriterebbero risposte. Altro che illazioni.
Lo studio di Vienna sui topi nutriti con gli OGM mi pare di aver letto da qualche parte, in giro se ne trova di roba, che era stato inviato ad una rivista ma poi era stato rifiutato. L'attendibilità anche di questa notizia credo sia da verificare. Senza dubbio significativo il fatto che su questo studio ad una settimana quasi dalla sua presentazione c'è ancora molto poco di certo.
Ah, io 109 pagine non me le leggo aspetto notizie da chi ne sa più di me. Ci conto.
Volevo farvi una segnalazione.
Girando per la rete sono passato su questo sito:
http://www.eurosalus.com/notizie/ultime/ogm-europa-al-voto.html
Ho visto che eravate intervenuti e che vi volevano censurare. Ho provato a difendervi ad esempio dicendo che gli OGM non sono sterili o che la storia dei suicidi è una balla. Ma mi continuano a censurare dimostrando un'ingnoranza e una malafede palese. Lo dico a malincuore essendo io stato storicamente vicino ai verdi e a chi la pensa come loro. Qui volevo solo dirvi di continuare perchè è difficile trovare la competenza e la completezza su questo tema come nel vostro blog.
Caro Gustav, grazie per il sostegno.
Come sappiamo molto bene non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire, ma noi non smetteremo mai di dire le cose stanno.
Continua a seguirci e a segnalarci cose interessanti. Ciao
Salve
complimenti per il blog.
Vorrei sapere se avete notizie di alcune ricerche sulla pericolosità degli ogm svolte dal Consorzio Interuniversitario Cerifos. In alcuni comunicati si legge che questo consorzio "... sta indagando sulla presenza dei Virus utilizzati come Promoter ed inseriti negli OGM (V35S, V 40), ritrovati in virus associati a Linfomi, Leucemie e altri tumori maligni, che potrebbero subire mutazioni a causa di particelle di DNA transgenico (ogm). Rischi di cui sono state avvertite le autorità Ministeriali."
(http://www.europeanconsumers.it/articolo.asp?sez0=3&sez1=0&art=5414)
Non ho capito bene di cosa parlino. Avete qualche riferimento preciso? Sapete se è stato pubblicato qualcosa?
ann
Caro Anonimo,
l'autore delle notizie che citi è Giuseppe Altieri, che si presenta come agroecologo. E' un docente entomologia e agroecologia di scuola media superiore:
http://www.zoobiodi.it/biblio/Lotta%20Bio%20mosche%20_3_.pdf
Niente di male in tutto ciò, potrebbe dire cose sensatissime anche in assenza di titoli.
Dall'articolo però capisci che non ha nemmeno conoscenza del linguaggio minimo della materia:
"[il Cerifos] sta indagando sulla presenza dei Virus utilizzati come Promoter ed inseriti negli OGM (V35S, V 40), ritrovati in virus associati a Linfomi..."
Innanzitutto non utilizzi un virus come promotore, ma un promotore di virus come promotore.
Secondo non viene inserito il virus nel transgene, ma il promotore accoppiato ai geni di interesse.
Non ultimo, il Cerifos non ha pubblicato alcunchè, che io sappia. Quando il manoscritto avrà superato il processo di peer review e sarà pubblicato ci riserveremo di leggerlo e di giudicarlo. La peer review infatti non garantisce che i dati siano stati generati correttamente e correttamente interpretati.
I reviewers sono in genere 2 o 3 persone del settore e possono compiere errori come tutti. Quello che è molto più probante è il giudizio della comunità scientifica nel suo complesso.
Saluti,
Artù
Grazie, allora aspetterò che questo Cerifos pubblichi qualcosa.
Ma esistono altri studi già pubblicati che si sono occupati di qualcosa di simile?
ann
Salve, ho appena letto sul sito della rivista Terra Nuova (http://www.aamterranuova.it/article3050.htm)che il mais transgenico provocherebbe alterazioni al sistema immunitario. So che non è una rivista scientifica. Ho cercato allora su PubMed ed ho trovato quest'articolo:
Finamore A, Roselli M, Britti S, et al.
Intestinal and Peripheral Immune Response to MON810 Maize Ingestion in Weaning
and Old Mice. J Agric Food Chem. 2008 Nov 14. [Epub ahead of print]che non si può scaricare. Voi riuscite a leggerlo e dare qualche informazione?
Invece a proposito del Cerifos, sul sito del consorzio non c'è alcun accenno a ricerche sugli ogm, anzi direi alcun accenno a ricerche di qualsiasi tipo.
ann
Caro Anonimo,
l'articolo lo puoi trovare ad es. al seguente link:
http://db.zs-intern.de/uploads/1228148353-08_11_studie_immune_response_mon810.pdf
Non ho ancora letto con attenzione (per cui sospendo il giudizio) ma a una prima occhiata capisci che le differenze sono in genere basse e che non sono necessariamente dovute alla presenza della tossina Bt per i seguenti motivi:
- gli autori sostengono che i due mais presentano "similar nutritional composition", ma non necessariamente identica, visto che gli isogenici sono ottenuti per reincrocio e quindi non sono mai isogenici al 100% (come invece potresti, almeno teoricamente ottenere per trasformazione diretta della varietà). Se hanno contenuto diverso di metaboliti secondari, allora non sono equivalenti.
- gli autori citano che altri ricerche hanno mostrato che ci sono circa 50 proteine diverse tra i due mais, tra cui una gamma-zeina. Loro sostengono che il cambiamento sia probabilmente dovuto alla transgenesi ("likely as a result of the Cry1Ab gene insertion"), ma questo è un'assunto indimostrato. Forse che l'espressione delle zeine sono uguali tra i vari tipi di mais?
- Non hanno fatto l'esperimento con un altro mais. in genere questo tipo di esperimenti mostrano che la variabilità negli effetti tra varietà diverse è maggiore che tra convenzionale e isogenico GM.
- Non hanno alcun dato che mostri una correlazione tra dose ed effetto.
- Quanti più parametri osservi, tanto maggiore la probabilità di trovare qualche differenza tra due trattamenti
- Hanno dato da mangiare 'sto mais a milioni di vacche in tutto il pianeta. Nessuno che si sia accorto di problemi?
A presto, Artù
Da tenere d'occhio...
Scottrade
Riuscirà l'Austria a mantenere il suo bando (politico) agli OGM? Tra qualche giorno lo sapremo. Di sicuro, se il contendere sta solo su un livello politico è indice di carenza di argomentazioni scientifiche, o sbaglio?
PS. se fosse vero, come è, che la "moratoria" è stata voluta più che per evidenze "scientifiche" per evidenze "sociali" - i cittadini non li vogliono, non servono, ecc - in realtà non si dovrebbe avere paura a rimuovere il bando (visto che è peraltro tecnicamente immotivato). Se sono inutili e non li vuole nessuno, infatti, nessuno li comprerà e quindi nessuno li venderà.
Ma sappiamo che la democrazia è sempre "sorvegliata", non si sa mai che venga poi esercitata con troppo gusto.
@Lancillotto: se ci fosse l'obbligo di etichettatura ed informazione del consumatore allora sarei daccordo sulla "potenza" del consumatore informato, invece persino per gli alimenti biologici è stata fatta passare la possibilità di nascondere "piccole" quantità di OGM (ma che vuol dire in pratica se una percentuale è bassa? una "piccola" percentuale di arsenico sarebbe accettabile? non per dire che gli OGM siano necessariamente dannosi, ma che il criterio di "piccolezza" non sta in piedi e andrebbe tarato su un'informazione relativa alla tossicità sostanza che però non è disponibile).
A chi giova tutto questo? Tutto per il bene del consumatore eh, senò si fa idee strane? :D W la censura! E viva le imposizioni!
Caro Kwartz, una piccola percentuale di arsenico DEVE essere accettabile perchè se misuri il contenuto nell'acqua potabile probabilmente trovi che ce ne sono tranquillamente 2-20 ppb. Il limite legale nei nostri paesi è 10 μg/L (10 ppb) mentre prima era di 50.
http://minerals.usgs.gov/minerals/pubs/commodity/arsenic/asmyb02r.pdf
Imporre un limite ad es. di 1 o 0.1 ppb avrebbe dei costi esorbitanti e benefici nulli.
Per lasciare l'arsenico e tornare ai vegetali, se acettiamo contaminazioni dell'1% con varietà tossiche (esempio colza ad alto acido erucico) perchè non possiamo acettare 1% di contaminazione con varietà che sono state esaminate dalle autorità preposte alla sicurezza alimentare di numerosi paesi e da esse giudicate sicure?
inoltre l'agricoltura biologica ammette l'utilizzo di grosse percentuali di ingredient non biologici (mi pare almeno il 10%) SENZA perdere lo status di biologico. Non ti sembra un poco ipocrita? Quando mi fa comodo ammetto il 10%, quando non mi fa comodo ammetto lo 0%.
Per quanto riguarda l'etichettatura devi considerare i costi aggiuntivi. Sono assolutamente a favore dell'etichettatura, ma su base volontaria: cioè chi vuole vendere prodotti GM free lo può fare e deve dimostrarlo con le analisi. Forzare tutti a fare analisi e dimostrare che non ci sono tracce oppure che sono sotto una certa soglia prodotti che sono considerati sicuri dalle autorità è uno spreco di denaro che ricade solo sui consumatori. Se domani viene un pirla che dice attenti alle nanoparticelle di arseniato di Gallio (giusto per sparare una cosa che non conosco) che uccidono e i politici allora fanno una legge dove tutti sono obblgati a misurarle o eliminarle con costi esorbitanti, saresti contento? Io no!
Dobbiamo utilizzare le migliori informazioni possibili per mantenere il cibo sano e a prezzi contenuti. Gli allarmismi non aiutano, specialmente i meno abbienti.
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