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(da Metro-MI) Uno spettacolare
esempio di frittura mista di...
non si trovano nemmeno le parole |
In questi giorni in parecchi ci hanno stracciato sui referendum.
L'ultima moda vuole che noi si debba votare comunque, anche se ignoranti (ribadiamo IGNORANTI) nel merito, perchè il voto è un diritto che va esercitato, dopotutto lo dice anche Ciampi e pure Metro!
In genere questa argomentazione fallace è usata dai sostenitori del SI, probabilmente perchè hanno la fifa blu di non raggiungere il quorum, e da qualche sparuto idealista sostenitore del NO(1).
Aldilà della follia di tale posizione, che vorrebbe trasformare un diritto in un dovere, appare opportuno rilevare come essa sia doppiamente pericolosa: perchè evita accuratamente di entrare nel merito della questione facendola sembrare secondaria al gesto referendario in sè, cosa che non è, e perchè
è assolutamente stupido esprimere pareri vincolanti per il paese (questo dovrebbe essere un referendum) su cose che non si conoscono(2).
Nulla vieta che possiate parlarne al bar o nel vostro tinello. Altra cosa che vogliate, con le vostre (che poi non sono diverse dalle nostre) chiacchiere da bar o da tinello, decidere le politiche energetiche e idriche di un paese.
Ma veniamo al tema del contendere e vediamo perchè in tutto questo sparlare di acqua pubblica costi quel che costi (ovvero a gratiz), rincari incredibili, ecc ecc ecc, si sia
perso il senso di realtà. Per farlo, useremo la matematica (quella dei problemini delle elementari), questa grande sconosciuta.