sabato 11 giugno 2011

Referendum: Nucleare, ma siete sicuri?

Il riso abbonda sulla bocca degli stolti
Dopo aver lungamente discusso di acqua pubblica e del perchè se ne stia facendo una tempesta in un bicchiere d'acqua, vorremmo spendere giusto 2, dicasi due, parole sul referendum sul "Nucleare".
Il virgolettato è d'obbligo, perchè in realtà non è in discussione la costruzione di alcuna centrale nucleare, e anzi, la consultazione richiede di abolire proprio il comma che afferma che esse non verranno costruite.

Non ci credete?
Eccovi le prove.


Il testo del quesito

Tutti i promotori del Sì (e anche del No) riportano correttamente il quesito:
Abrogazione delle nuove norme che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare
Volete che siano abrogati i commi 1 e 8 dell'articolo 5 del d.l. 31/03/2011 n. 34 convertito con modificazioni dalla legge 26/05/2011 n.75?

Peccato che tutti evitino accuratamente di dirvi a cosa corrispondano i commi in questione. Eppure sono belli corposi come si evince anche dalla scheda.

Bisogna sempre leggere le clausole in piccolo

Per evitarvi shock da cabina elettorale ve li anticipiamo noi. La legge completa, tra le tanti fonti, invece potete trovarla qui.

Articolo 5 comma 1

Ricordate, voi andate a cancellare questo testo.
Articolo 5. (Abrogazione di disposizioni relative alla realizzazione di nuovi impianti nucleari). — 1. Al fine di acquisire ulteriori evidenze scientifiche, mediante il supporto dell'Agenzia per la sicurezza nucleare, sui profili relativi alla sicurezza nucleare, tenendo conto dello sviluppo tecnologico in tale settore e delle decisioni che saranno assunte a livello di Unione europea, non si procede alla definizione e attuazione del programma di localizzazione, realizzazione ed esercizio nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia elettrica nucleare.

Chiaro? Voi NON siete d'accordo che NON si proceda alla realizzazione di impianti nucleare. E pensare che noi pensavamo foste contrari al nucleare!

Comma 8

Altro giro altro regalo.
8. Entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dello sviluppo economico e del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano e acquisito il parere delle competenti Commissioni parlamentari, adotta la Strategia energetica nazionale, che individua le priorità e le misure necessarie al fine di garantire la sicurezza nella produzione di energia, la diversificazione delle fonti energetiche e delle aree geografiche di approvvigionamento, il miglioramento della competitività del sistema energetico nazionale e lo sviluppo delle infrastrutture nella prospettiva del mercato interno europeo, l'incremento degli investimenti in ricerca e sviluppo nel settore energetico e la partecipazione ad accordi internazionali di cooperazione tecnologica, la sostenibilità ambientale nella produzione e negli usi dell'energia, anche ai fini della riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra, la valorizzazione e lo sviluppo di filiere industriali nazionali. Nella definizione della Strategia, il Consiglio dei Ministri tiene conto delle valutazioni effettuate a livello di Unione europea e a livello internazionale sulla sicurezza delle tecnologie disponibili, degli obiettivi fissati a livello di Unione europea e a livello internazionale in materia di cambiamenti climatici, delle indicazioni dell'Unione europea e degli organismi internazionali in materia di scenari energetici e ambientali".
Chiaro? Siete contrari al che l'Italia si doti di una politica energetica nazionale e che investa in ricerca per sviluppare fonti energetiche che riducano l'emissione di gas serra. E pensare che pensavamo foste ambientalisti...


Conclusioni

Chi voterà SI a questo referendum otterrà, a quanto pare, quindi il doppio obiettivo di consentire la costruzione (almeno in via teorica) anche di centrali nucleari nel nostro paese (alè) e di impedire all'Italia di dotarsi di un piano strategico per l'energia che sostenga tra l'altro l'industria nazionale e una ricerca per fonti energetiche a bassa emissione.

Era davvero questo che avevate in mente? 

Sembriamo tanto sull'orlo di un burrone

Buon voto a tutti!

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