domenica 9 maggio 2010

Gli OGM non funzionano! (nel 16% dei casi)

Gli OGM, secondo una analisi degli studi pubblicati fino ad ora su riviste scientifiche* (no, non quelli di Benbrook, quelli non sono scientifici, per chi ancora non lo sapesse), hanno portato ad un miglioramento delle prestazioni economiche degli agricoltori nel 72% dei casi. Certo, nel 16% dei casi non hanno funzionato e sappiamo che, per molti, è questo quel che conta.


Ma svolgiamo qualche considerazione in più.

Nell'analisi, apparsa su Nature Biotechnology (che vi invitiamo a leggere per intero), appaiono anche altre 2 tabelle, vediamole.


E' utile notare che nei PVS gli unici studi che riportano, per gli OGM, impatti negativi sulla resa sono concentrati in India. Questi 6 studi rappresentano complessivamente il 14% degli studi svolti in quel paese, mentre l'81% delle analisi riporta rese positive spiegando bene, a nostro avviso, il perchè l'87% dei coltivatori indiani di cotone scelgano di coltivare le varietà GM.


Questa seconda tabella ci dice invece che i dati sulle rese dei raccolti indicano che praticamente TUTTE le classi di OGM in commercio valutate hanno presentato (in media) rese superiori rispetto alle varietà convenzionali, sebbene siano stati riportati anche alcuni casi di rese inferiori.


Take home message

Questa analisi delle performance degli OGM oggi in commercio ci dice dunque alcune cose importanti:

1) Gli OGM sono una buona innovazione, che funziona e mantiene le sue promesse nella stragrande maggioranza dei casi.

2) Non in tutti. Non sono la panacea di tutti i problemi agricoli. In un anno di siccità, poco può fare una pianta resistente agli insetti. In un anno di infestazione a poco serve una pianta resistente a siccità. La resistenza agli insetti inserita in una varietà poco produttiva -> produrrà poco, a volte meno di una varietà più produttiva non resistente.

3) Troverete dunque sempre qualcuno che vi citerà un caso (vero) in cui gli OGM hanno fallito e lo userà per "dimostrarvi" che "non funzionano in assoluto" e che i 14 milioni di agricoltori di tutto il mondo, che ogni anno decidono di coltivarli, sono degli stupidi o, meglio ancora, obbligati dalle brutte e fetide multinazionali a seminarli contro la propria volontà.

Speriamo di avervi dato in mano qualche numero per rimetterli al loro posto: ...sì, proprio accanto a lui.


(*) Non esistono studi "perfetti", ma semmai studi fatti bene e studi fatti male. Questo appare uno di quelli fatti bene. Quelli di Benbrook, al contrario, sono fatti male per un banale motivo. Più che per il fatto che nascono e vivono della necessità di dimostrare che gli OGM sono a tutti i costi un fallimento totale, piuttosto perchè non riescono a spiegare il perchè tale tecnologia, per loro fallita già nel 1999, sia oggi, a più di dieci anni di distanza, una tra quelle più apprezzate dagli agricoltori. Tranne dove uno stato "tiranno" impedisca loro di esercitare il loro legittimo diritto di scegliere cosa coltivare sulla propria terra.

1 commento:

Anonimo ha detto...

E' uscito anche questo report delle Accademie delle Scienze americane.
Pare anch'esso molto positivo nei confronti degli OGM ed in linea con quanto dite (anche nel post sulle resistenze agli erbicidi).
Vale la pena leggerlo.

http://www8.nationalacademies.org/onpinews/newsitem.aspx?RecordID=12804

Franco

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