martedì 17 marzo 2009

L'avvocato del Diavolo

Proseguendo sull'onda emotiva legata alla calata in Italia degli Schmeiser vorremmo cogliere l'occasione per discutere con voi di un paio di storielle che si sentono spesso in giro quando si parla di OGM:

1) Gli OGM sono sterili

2) I contadini sono obbligati a rifornirsi solo dalle multinazionali

Purtroppo per noi, anticipiamo, che dovremmo fare gli Avvocati del Diavolo ed essere politicamente scorrettissimi difendendo (in parte) quello che da molti viene definito come il "Totem del Male": Monsanto (e le altre multinazionali := brutte e cattive).

Come sempre da "buoni"scienziati (ed in questo caso da "buoni" avvocati) useremo un metodo riduzionista e limiteremo la nostra indagine solo ai 2 punti che ci interessano.

Su tutto il resto, esplicitamente, sospendiamo il giudizio, pur, così a occhio, non considerando, ad esempio, l'invenzione del Round-up questa gran schifezza essendo un erbicida a bassa tossicità (inferiore a quella dell'aspirina) con cui tra l'altro hanno ripulito dalle infestanti pure gli scavi di Pompei e lo stesso Schmeiser (ricordiamolo, il paladino OGM-free che seminò ben 417 ettari con OGM) ne faceva largo uso ben prima di iniziare la sua vicenda giudiziaria.

Partiamo dunque dal primo punto:

Gli OGM sono sterili?

La risposta esatta è: potrebbero, ma non lo sono.

Prima di capire il perchè lasciateci però fare una breve premessa. Il tema della sterilità delle piante, ed in particolare della maschiosterilità (polline non vitale), è un tema assolutamente non nuovo in agricoltura. La maschiosterilità è infatti largamente utilizzata per la produzione di seme in quanto consente di effettuare incroci mirati. Tali incroci (studiati fin dai primi anni del 1900) permettono di creare i cosiddetti ibridi.

Gli ibridi
hanno un grande vantaggio ed un grande svantaggio: 1) producono molto di più dei due genitori che li hanno generati; 2) perdono tale caratteristica nella seconda generazione e pertanto ogni anno la semente ibrida deve essere riprodotta, e quindi spesso riacquistata, per mantenere la produttività (PS. gli ibridi si usano anche in agricoltura biologica!).


Questo perchè spesso i caratteri legati alla produttività, così come quelli GM
(eventi), sono presenti in uno solo dei due genitori dell'ibrido e quindi alla seconda generazione (tutti i caratteri) si distribuiscono nella popolazione in modo non uniforme.

Per questo motivo non conviene riseminare gli ibridi (GM o meno che siano)! Gli ibridi però non sono sterili!

Certo è possibile "costruire" una pianta che produca semi sterili. Ed in effetti esiste una tecnologia sviluppata dall'USDA (il Ministero dell'Agricoltura Americano) che consentirebbe questo: la tecnologia Terminator. Altri approcci simili ma meno "violenti" sono quello del V-GURT e T-GURT che non stiamo a descrive per semplicità. La questione infatti è poco rilevante perchè non esiste nessun OGM in commercio che ne fa uso, nè negli US nè in India (nonostante ciò che va in giro a dire la simpatica Vandana Shiva, strano?) nè altrove nel mondo.

Per questo, sebbene in via teorica e pratica sia possibile creare una pianta geneticamente modificata per essere sterile, oggi gli OGM in commercio non sono sterili (nè lo saranno nel prossimo futuro): semmai sono ibridi.

Veniamo ora, molto brevemente, alla seconda questione: il pacchetto tecnologico e l'obbligo di acquisto da Monsanto.


...e io pago!

Premettendo che Monsanto non è un'azienda di beneficenza, nè ha l'obbligo di essere simpatica (oddio, potrebbe averne l'interesse, ma come si sa, pretendere che un americano capisca certe sottigliezze...) andrebbero comunque rilevate alcune simpatiche note sui suoi contratti americani.

Ad esempio all'interno vi sono un sacco di clausole strambe, tra cui il divieto di risemina e il divieto di ricerca (poi magari se chiedi qualche seme - da ricercatore - te lo danno, ma non è un atto dovuto). Però l'obbligo di usare il Round-up Monsanto, invece di un comune glifosato cinese, ohibò non c'è. In realtà, fino a qualche anno fa, la clausola c'era, ma essendo Monsanto detentrice del brevetto sul glifosato (ed unico produttore autorizzato), aveva però scarso significato. Oggi invece, che il brevetto è scaduto (nel 2001) la clausola non c'è più. Infatti dopo un paio di schermaglie giudiziarie (si veda qui e qui) la strategia, almeno su questo fronte, è cambiata. Oggi sulle loro carte si legge (pagina 19):



Insomma, se vuoi usare un glifosato made in china puoi farlo, ma se ti viene il campo che è uno schifo sono affari tuoi. Tutto sommato un'affermazione onesta, no?

Soprattutto perchè Monsanto non è monopolista e, se il contratto non ti garba, tu puoi sempre scegliere di comprare la tua semente da qualcun altro.



Va detto per concludere che questi contratti che, visti con gli occhi di un europeo, paiono "capestro", in ogni caso da noi non possono esistere grazie alla normativa che ci siamo dati (in particolare la Direttiva 98/44 all'art.11) che recita appunto, già nel 1998:

la vendita (...) da parte del titolare del brevetto ad un agricoltore a fini di sfruttamento agricolo implica l’autorizzazione per l’agricoltore ad utilizzare il prodotto del raccolto per la riproduzione o la moltiplicazione in proprio nella propria azienda

Perchè noi siamo più realisti del re, non abbiamo gli OGM, ma in compenso abbiamo le migliori leggi del mondo su di essi.

Alla prossima.

21 commenti:

federico ha detto...

a proposito della cattiva monsanto: ne sapete qualcosa?

http://www.libero-news.it/articles/view/529222

spero di non essere troppo OT, ad ogni modo non siete "l'ufficio informazioni", e quindi non pretendo da voi degli accurati approfondimenti!

L'articolo sa tanto di bufala per via della superficialità con cui è trattato, e magari ve lo eravate perso.

ciao!

Anonimo ha detto...

Oddio, vista la fonte della notizia (Capanna e la Fondazione per i Diritti Genetici) verrebbe da pensare a una bufala.

Se vuoi sentirne altre delle loro leggiti i nostri post sul personaggio.

http://biotecnologiebastabugie.blogspot.com/search/label/Capanna

Però magari questa storia potrebbe anche essere un aspetto interessante da approfondire. Perchè non provi a scrivere o telefonare a Simona Galasso
la referente del loro Ufficio stampa e comunicazione (altro che lo staff di BBB!) e gli chiedi il testo di questo fantomatico Ordine 81 (possibilmente l'originale)? Poi ce lo giri (via mail) e vediamo di capire cosa c'è di vero.

Qui i suoi riferimenti:

06 86 38 49 41
349 32 18 071

galasso@fondazionedirittigenetici.org

Ciao e grazie per la segnalazione!

Artù ha detto...

Caro Federico,
così come è messa, la cosa sembra l'ennesima stupidaggine. In quale paese al mondo "gli agricoltori non possono più usare i semi tradizionali"?
Comunque ci documenteremo, magari anche con il tuo aiuto e vedremo di vagliare criticamente le informazioni.
A presto

Anonimo ha detto...

Vorrei capire come si possa difendere, a qualsiasi titolo, un'azienda che ovunque ha potuto ha arraffato e sopraffatto e che, anche nel caso del terminator, ora apprendo, ha insistito fino all'ultimo per portarla avanti.

Quelle che voi rilevate a sua discolpa sono inezie rispetto a questo costante comportamento criminale e sinceramente, non posso credere che non ne siate coscienti. Non capisco perché per difendere gli OGM, come voi volete legittimamente fare, dovete sentire anche la necessità di difendere l'indifendibile, ovvero monsanto. Non sarà certo il totem del male, ma, a discapito del nome, nemmeno una santa!

Guglielmo

Van Segraat ha detto...

Sempre molto esurienti, bravi!

anche per le piante non GM e non ibridi esistono comunque delle forme di tutela per le varietà che rispondano alle caratteristiche di distinzione omogeneità e stabilità (UPOV e CPVO), ma per queste il "privilegio dell'agricoltore" è limitato ad alcune specie e implica in ogni caso un equo compenso all'azienda sementiera, cito:

Anche il regolamento 2100/94 ha riconosciuto questo "privilegio", solo per determinate specie (frumenti, riso, patata, colza, ecc.). Tuttavia, gli agricoltori che si avvalgono del cosiddetto "privilegio", cioè reimpiegano seme aziendale di varietà tutelate, sono comunque tenuti a pagare al costitutore una equa remunerazione, comunque inferiore all'importo di norma richiesto. Da questo obbligo sono esclusi gli agricoltori che non coltivano cereali su una superfice maggiore di quella necessaria per produrre 92 tonn. di cereali. (fonte:http://www.sementi.it/aree_tematiche/tutela_varietale.htm)

Invece mi pare di capire dal vostro post che per i brevetti questi privilegi siano incondizionati. Ho capito male?

Artù ha detto...

Caro Guglielmo, tu dici che
"Vorrei capire come si possa difendere, a qualsiasi titolo, un'azienda che ovunque ha potuto ha arraffato e sopraffatto e che, anche nel caso del terminator, ora apprendo, ha insistito fino all'ultimo per portarla avanti."
Noi qui non difendiamo a qualsiasi titolo questa o quell'altra azienda. E siamo sicuri che certe nostre idee piacciono poco a diverse aziende.
Quello che ti chiediamo, qui, è di raccontare in modo ragionato e con abbondanti riferimenti verificabili, come una ditta abbia "arraffato e sopraffatto".
Ognuno poi ne trarrà il suo chiaro e personale giudizio su quell'azienda.
Con il terminator la Monsanto non ha arraffato e sopraffatto nessuno, che io sappia. Inoltre come tecnologia sarebbe utile per confinare facilmente certi tipi di transgeni (es. quelli per applicazioni di molecular pharming) che sarebbe sensato tenere segregati rispetto alle produzioni per food o feed.
Detto questo se uno non vuole i semi della Monsanto non deve comprarli. Se non vuoi la macchina FIAT, non comprarla. Se non vuoi la benzina Shell, non comprarla. Nessuno ti obbliga. Potrà non piacermi che la Monsanto difenda così la propria IP, ma non sono costretto a comprarla in nessun modo.
Invece siamo costretti ad assistere a gente come Schmeiser che ruba, e poi quando lo beccano, denigra la tecnologia. E qui in Italia viene osannato.
Come ti spieghi che 11 milioni di contadini nel mondo usano gli OGM e ricomprano ogni anno i semi? Sono tutti fessi? Pensi di riuscire a fare i loro interessi meglio di loro stessi? Questo si chiama in inglese patronizing e non è una bella cosa...

Anonimo ha detto...

E' questo l'ordine 81 di cui parlate?

http://www.cpa-iraq.org/regulations/20040426_CPAORD_81_Patents_Law.pdf

ann

Anonimo ha detto...

@Stefano
No, anche per il brevetto valgono le stesse limitazioni dell'UPOV per il "privilegio".

@Ann
Sì, anch'io ho trovato quel documento. Mi pare proprio lui. Ho provato a fare una ricerca per GMO e Genetically... ma non ci ho trovato nulla. A prima vista mi pare solo un documento in cui si sancisce che siccome l'Iraq entra nel WTO si impegna a rispettare le leggi sulla proprietà intellettuale.

La vostra impressione qual'è? Poi magari un giorno approfondiremo.

@Guglielmo
2 considerazioni. Le aziende, in genere, fanno ciò che le si lascia fare.
Tutte le aziende devono essere stigmatizzate per ciò che di scorretto fanno e non per ciò che si pensa o si dice in giro abbiano fatto. Altrimenti si finisce con il divenire peggio di loro e, ad essere sincero, il mondo anti-ogm è pieno di gente molto molto peggio di loro.

Anonimo ha detto...

Quindi voi davvero la volete difendere.
Non ho nessuna intenzione di mettere link su link qui. Basta leggersi la pagina di wikipedia. E' sufficiente.
Ognuno fa le sue scelte e ne è responsabile.

Lancillotto hai ragione, in linea teorica, ma mi piacerebbe però vedere da voi un bel post che dice non solo cose belle su Monsanto, ce la fate?

Anonimo ha detto...

mmm, perchè no? Se ve ne sarà l'occasione... su di un tema di interesse per il blog.

Devo poi aggiungere che la mia personale motivazione alla collaborazione con Artù è legata alla disinformazione sugli OGM. Per me Monsanto non è un "obiettivo" è solo uno degli aspetti della questione.

Personalmente ritengo che non sia nè meglio nè peggio delle altre "aziende" (vedi COOP che mente sugli OGM sapendo di mentire per puro calcolo economico - che paga i ricercatori perchè dimostrino che fanno male o che la coesistenza è impossibile e poi quando i dati sono diversi dalle aspettative li nasconde o li manipola - che finanzia con euroni Capanna per fare disinformazione di massa sull'argomento e che manipola i dati "referendari" - che bombarda i suoi "soci" con informazioni false): insomma, Monsanto non mi pare faccia peggio di così.

Sta poi a noi dare loro delle regole e fargliele rispettare.

A entrambe.

PS comunque già in questo post rilevavo come i contratti imposti da Monsanto siano decisamente invadenti sulle libertà degli agricoltori. Mi piacerebbe vederne qualcuno di qualche altra azienda per verificare se è una prassi loro o è diffusa.

Artù ha detto...

Caro Anonimo (Guglielmo?),
a me non importa un gran che che tu ci metta un link a Wikipedia. Cos'è Wikipedia, la bibbia che non può sbagliare? Quello che mi importa è che tu o un altro vada a scuriosare, leggere, controllare le varie informazioni, anche wikipedia, e poi ti fai un giudizio, ragionato e documentato, su un argomento specifico, così che gli altri lo possono esaminare e magare criticare e correggere. Le cose che tu vedi possono sfuggire a qualcun'altro e viceversa. E' nel confronto ragionato che la verità emerge.
Piacerebbe anche a me pubblicare "un bel post che dice non solo cose belle su Monsanto", perchè non lo fai tu? Proponi e lo prenderemo in considerazione molto seriamente.
A noi ripetere le cose per sentito dire non piace. Il mondo è pieno di cose ripetute, ma la ripetizione non le rende vere.
Coraggio, quindi.

D. ha detto...

Leggo spesso il vostro blog e colgo l'occasione per farvi i complimenti.Di solito non commento i vostri post, in effetti anche ora, scrivo per commentare i commenti.
Primo: Wikipedia.
Attenzione ci possono scrivere TUTTI quindi non è, purtroppo, esente da errori anzi la versione italiana e spesso penosa e piena di inesattezze (parlo in generale non della voce Monsanto).
Secondo: è mai possibile che non si possa parlare di un argomento senza preconcetti da tifoso?
La Monsanto è cattiva, quindi non si può accennare a nulla che la metta in buona luce, il latte crudo è buono quindi non si può nemmeno accennare che sarebbe meglio bollirlo, rubare è sbagliato ma se lo fa Greenpeace allora va bene. Ma stiamo impazzendo ? Le cose sono giuste o sbagliate in se non in base a chi le fa.
Se Monsanto fa schifezze è giusto dirlo ma è anche giusto sottolineare quando fa qualcosa di giusto senza chiusure o preconcetti.
I nazisti avevano progettato il maggiolino, rimangono una manica di stronzi ma il maggiolino era oggettivamente una macchina carina.

federico ha detto...

scusate la domanda a freddo, ma, cito dalla commissione europea:

"(...)la produzione di sementi Ogm brevettate che
producono piante non fertili colpisce in maniera drammatica la millenaria autosufficienza
degli agricoltori, da sempre usi ad accantonare una parte del raccolto per la semina
successiva, e minaccia una dipendenza di interi paesi da poche imprese multinazionali."

http://ec.europa.eu/italia/documents/chi_siamo/38viennaecannella.pdf

come è possibile che non si sia d'accordo neanche sui dati di fatto?

Anonimo ha detto...

Mi verrebbe da dire che è semplice!

Basta essere ignoranti o bugiardi. Tra l'altro il "bellissimo" studio che hai pescato, evviva l'Europa in Italia!, ha una bibliografia talmente ricca da essere invisibile. Insomma, più che una ricerca, paiono più parole sparse in amicizia.

Quando qualcuno di questi signori dimostrerà, dati alla mano, che gli OGM sono sterili (o non fertili - come dicono questi signori qua...), allora sono pronto a rimangiarmi il cappello, ma credo che, a differenza di Rockerduck, sarò costretto ad una lunga dieta.

Ciao!

Unknown ha detto...

io SARÒ una sciocca di parte, ma come dire...qualcosina mi sono letta anche io e si, pure il bene comune della terra di vandana shiva.
e mi sa che tutti i torti lei non li ha e mi piacerebbe avere più tempo e modo di rispondervi che da come scrivete...la sensazione è che molto obbiettivi in realtà non lo siete.
dico solo che nessuno dice che i contandini sono obbligati a comprare semi ogm. sono portati, consigliati, invogliati...forse plagiati? a farlo.
e non mi pare poco.
qui non si tratta di fare beneficienza, nessuno lo chiede, ma nemmeno di strumentalizzare l'ignoranza e la povertà di popoli tenuti nella miseria a bell'apposta.
poi guardatevi una puntata di report...una a caso e forse anche voi aprirete un po' gli occhi

Unknown ha detto...

Anche a me piaceva report... ma parlo al passato perchè è un bel po' che ogni volta che lo guardo vedo che punta tutto sul far sentire il telespettatore vittima di un perenne complotto alle sue spalle ma con le paroline giuste lo fa sentire anche informato "alternativamente e indipendentemente". E collego queste ultime due parole non più a qualcosa di libero dalla censura ma più a un populismo sullo stile Grillo e affini.
Parole e opinioni a vanvera probabilmente OT ma secondo me report rappresenta bene una delle molle che ci fa sentire sempre sotto il peso di maxi oscuri imbrogli planetari.

Unknown ha detto...

che dici, meglio non sapere niente allora? anche io a volte non me la sento di guardarlo...mi fa andare in depressione. meglio un filmino magari e continuare a credere che tutto va bene e i nostri governanti pensano al bene del nostro paese...populismo qualcosa che spesso ti stomaca, nel migliore dei casi ti annega nella marea di dati e nomi e fatti e informazioni ? mi sa che il populismo sia un'altra cosa, non credi?

Unknown ha detto...

@ loretta: Se la marea di nomi fatti e informazioni venissero dati senza troppa enfatizzazione emozionale e con piu' rigore scientifico (di cui report ha peccato piu' volte ad esempio facendo sembrare il biologico come la cura per tutti i mali del mondo) a me non verrebbe mai in mente di associarli a un concetto come il populismo. L'alternativa al film e a report potrebbe essere quella che mi sembra stiamo seguendo entrambi, confrontarsi e sfruttare un po' internet. mi sembra un buon equilibrio no?

Anonimo ha detto...

Report è senza dubbio fatto bene. Spesso mi è capitato di guardarlo e di imparare qualcosa. Bisogna però stare molto attenti per diversi motivi:

- Report è girata da esperti giornalistici non da esperti scientifici: non sanno distinguere buona da cattiva scienza/scienziato.

- Non sapendone nulla scelgono una tesi e la dimostrano. Punto. Si troverà sempre qualcuno che dice quello che vogliamo sentirci dire. E se non si trova esiste il montaggio.

- Ricordo come fu fatta e montata la puntata sugli OGM. Una vera porcata.

- La stessa gabanelli in un'intervista a Radio24 rivendicò il diritto di possedere una linea editoriale e di far vedere solo ciò che ritiene aderente alla sua visione.

Mi pare che l'intervista sia qui:
http://www.radio24.ilsole24ore.com/main.php?articolo=Milena-Gabanelli-30-03-2008.xml

Van Segraat ha detto...

@ loretta:
non sono d'accordo con quanto affermi, i contadini comprano ogm perchè gli conviene, punto. del resto non è difficile da immaginare che una pianta nresistente ad uno o più parassiti consenta di risparmiare sul numero dei trattamenti pesticidi, così come la resistenza agli erbicidi consente di effettuare un minor numero di trattamenti (non necessariamente un minor quantitativo di erbicida).

Riguardo a Vandana Shiva, per quel che ho letto e sentito da/su di lei, penso che i casi siano due: o questa signora non ha mai messo piede in campagna e non sa di cosa parla o, ben più grave, mente coscientemente per non so quali scopi: nella migliore delle ipotesi per salvare la "natura", o almeno l'idea distorta che mostra di avere di questa, nella peggiore per proteggere altri interessi economici che contrastano con gli OGM. Alla storia l'ardua sentenza

Dario Bressanini ha detto...

Loretta: riguardo alla Shiva e all'India, vorrei ricordare che

1) in India i brevetti sugli OGM non sono validi

2) non c'è nessun monopolio sul cotone OGM: ci sono decine di produttori diversi che ora producono qualche centinaio di varietà. Gli agricoltori sono liberi di scegliere

3) essendo semi ibridi, come ogni ibrido, è comunque meglio ricomprarli ogni anno. Se l'agricoltore non lo fa, le rese scendono drammaticamente.

la Shiva è andata in giro per anni a raccontare cose FALSE, come che gli ogm fossero sterili, cosa non vera.

ciao Dario

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